lunedì 22 aprile 2024

Tipicità in Blu 2024: mare, laboratorio di futuro ad Ancona

Il nuovo format “spalma” la manifestazione “da mare a mare”.
Ad Ancona è l’ora di Tipicità in blu.
“Mare, laboratorio di futuro” è l’affascinante tema dell’undicesima edizione.
Specie aliene, acquacoltura, stoccafisso, ma anche nautica e cantieristica, equilibrio uomo-ambiente marino, cultura del mare.
Dal 17 al 24 maggio la città di Ancona, adagiata al centro dell’Adriatico, esplora tutte le dimensioni del mare con l’edizione 2024 di Tipicità in Blu.
Giunta all’undicesima edizione, la manifestazione si presenta al pubblico di curiosi, appassionati, studiosi ed esperti con una veste del tutto nuova e con tantissime novità.
A partire dalla durata: ben otto giorni per approfondire le traiettorie del mare come paradigma del futuro.
Del tutto innovativa anche la distribuzione degli eventi, che coinvolge luoghi inediti.
Sarà infatti un’edizione “da mare a mare” per valorizzare l’unicità della città dorica che delinea un gomito sul mare (Ankon in greco significa proprio gomito).
Tipicità in Blu 2024 vivrà dapprima un intenso fine settimana a Marina Dorica, lo scenografico porto turistico strutturato come la prua di un’imbarcazione che punta decisamente verso il largo.
Da venerdì 17 a domenica 19 maggio questo iconico luogo diverrà la “casa” di Tipicità in blu, con approfondimenti sulla nautica, degustazioni guidate che spaziano dalle specialità tipiche anconetane fino alle diete bilanciate, per giungere alle specie ittiche aliene, arrivate in Adriatico anche in virtù dei cambiamenti climatici.
Sabato e domenica debutterà un inconsueto salone dedicato ai vini del “Vigneto Marche”, a cura di IMT-Istituto Marchigiano di Tutela Vini e Food Brand Marche.
Si ripropongono, ovviamente, le fantastiche suggestioni della tanto attesa “Sailing chef”, l’ormai tradizionale regata gastronomica che coniuga sport nautico e cucina marinara.
Nella settimana dal 20 al 24 maggio, invece, la manifestazione percorrerà vari luoghi della città fino a giungere, per le due giornate conclusive, ad Unicorn presso lo storico Passetto, altro angolo simbolo di Ancona, una terrazza a picco sul mare situata dall’altra parte del “gomito”.
Tante le proiezioni verso il futuro, con la presentazione, a cura dell’Università Politecnica delle Marche, di un avveniristico macchinario in grado di trasformare in energia pulita le plastiche recuperate in mare, ma perfino con l’hackathon “The Blue Way”, dedicato ai giovani per trasformare idee creative a tema mare in progetti per il progresso e il benessere dell’ambiente, delle comunità e delle persone.
Per tutto il periodo della kermesse, gli amanti della cucina di mare ed i curiosi di esperienze enogastronomiche inconsuete troveranno, nei locali aderenti, speciali “menù in blu” ed “aperiblu”.
“Star” incontrastata di questa edizione sarà il sardone, un pesce intimamente legato alla tradizione gastronomica anconetana.
La Mole Vanvitelliana, monumentale penisola artificiale a pianta pentagonale edificata nell’800 per accogliere la quarantena dei naviganti, ospiterà per tutta la durata della manifestazione la mostra "Vanvitelli e Ancona: sogni, progetti e rivincita di un grande architetto”.
Tipicità in Blu è organizzata da Imagina sas insieme al Comune di Ancona, con la collaborazione di Regione Marche e Camera di Commercio delle Marche.
Partner scientifico l’Università Politecnica delle Marche, partner progettuale il Banco Marchigiano.
Nutrito il parterre delle collaborazioni prestigiose, a partire da Irbim-CNR insieme a tante realtà leader nei rispettivi ambiti.
Tutte le info su: www.tipicitainblu.it

lunedì 1 aprile 2024

Piceni Gusto DiVino tappe di aprile, Enoturismo Marche dalla vigna alla tavola

Il Piceno si proietta nell’enoturismo, nel mese di aprile in programma ben cinque tappe.
Con cinque appuntamenti imperdibili, prende il via il programma di aprile del circuito Piceni_Gusto DiVino, cofinanziato dalla Regione Marche con il progetto “Enoturismo delle Marche: dalla vigna alla tavola”.
Come sottolineato da Andrea Maria Antonini, Assessore all’Agricoltura della Regione Marche, nel corso della presentazione ufficiale del progetto al recente Tipicità Festival: “Questo circuito, in particolare, permette di riscoprire il territorio delle provincie di Ascoli Piceno e Fermo attraverso l’enoturismo. Il progetto Dalla Vigna alla Tavola quest’anno vuol valorizzare anche le cantine che hanno aderito alla legge regionale sull’enoturismo, che serve proprio a promuovere il territorio attraverso l’esaltazione di quei luoghi dove il vino nasce, viene trasformato e prodotto”.
Si parte il 5 aprile con una serata speciale proprio in una cantina iscritta all’elenco regionale degli operatori enoturistici, la “Tenuta Guido Cocci Grifoni” di Ripatransone che proporrà i grandi vini del Piceno in abbinamento ad un menù tutto da gustare, composto da piatti della tradizione locale rivisitati in chiave gourmet.
Venerdì 12 aprile è la volta del ristorante “Il Ponte” di Cossignano, capofila del progetto e protagonista di una serata che valorizza l’abbinamento tra materie prime del territorio rielaborate con creatività dallo chef e vini del Piceno che saranno raccontati dai rispettivi produttori: “Tenute del Borgo”, “Società Agricola D’Ercoli” e “Ciù Ciù Tenimenti Bartolomei”.
Il 19 aprile il circuito prevede un appuntamento ad Ortezzano, in un luogo di particolare pregio storico e artistico: l’Auditorium Sant’Antonio da Padova. Con un menù dell’alta scuola di cucina marchigiana proposto dallo chef Giampiero Giammarini della “Locanda I Piceni”, saranno protagonisti i vini di “Casale Vitali” e delle aziende agricole “Dianetti” e “Fiorano”.
Si torna in cantina per l’appuntamento del 23 aprile, programmato ad Ascoli Piceno nell’accogliente atmosfera dell’azienda agricola “Pantaleone”, dove saranno protagonisti i vini dell’azienda stessa in abbinamento ai sapori tipici del territorio.
L’ultimo appuntamento di aprile è fissato per sabato 27 a Smerillo, nell’entroterra del Fermano, dove il ristorante “Le Logge” propone un menù che concilia perfettamente tradizione ed innovazione, valorizzando l’abbinamento ai vini di: “Clara Marcelli”, “Azienda Agricola Bio Centanni Giacomo”, “Società Agricola Gobbi e Mannocchi”.
Per godere appieno l’esperienza in questi veri e propri giacimenti enogastronomici, il tour operator Esitur ha predisposto degli itinerari “esperienziali” tra vigneti, borghi storici ed aziende rurali.
Tutte le info sul progetto “Enoturismo Marche, dalla vigna alla tavola” sono reperibili sul sito ufficiale: https://dallavignaallatavola.marcheandwine.it/

giovedì 14 marzo 2024

Bilancio della 32ª edizione di Tipicità Festival a Fermo

La manifestazione passa in archivio con lo sguardo rivolto all’Expo 2025 di Osaka.
Tipicità Festival chiude col botto, annuncia le date 2025 e lancia il Grand Tour delle Marche.
Ospiti da Cina, Emirati Arabi Uniti, Francia, Gambia, Germania, Giappone, Norvegia, Sud Africa, Ucraina.
Chiusi i padiglioni del Fermo Forum con grande successo di pubblico e social, Tipicità e Comune di Fermo tracciano le traiettorie future ed annunciano che nel 2025 Tipicità Festival si svolgerà dall’8 al 10 marzo, giusto in tempo per volare in Giappone dove, dal 13 aprile al 13 ottobre 2025 ad Osaka, si terrà l’Expo Universale.
Proprio nei giorni della manifestazione marchigiana sono state delineate le linee della partecipazione italiana ad Expo 2025 Osaka dall’Ambasciatore Mario Vattani e dall’Assessore marchigiano Andrea Maria Antonini, rispettivamente Commissario Generale per l’Italia e Coordinatore delle regioni italiane.
Intanto, nell’ultima giornata del Festival è stata lanciata ufficialmente, insieme ad ANCI Marche, la volata verso l’11ª edizione del Grand Tour delle Marche che quest’anno si attesterà intorno ai trenta eventi organizzati tra giugno e dicembre in altrettante località della regione.
Secondo Paolo Calcinaro, Sindaco di Fermo “usciamo da questa edizione con la consapevolezza che Tipicità sta cambiando volto. In questi anni abbiamo lavorato intorno ad un Festival in grado di uscire da Fermo, ed anche dalle Marche, per proiettarsi in Italia e nel mondo. Questo approccio ci ha portato a sviluppare relazioni e collaborazioni importanti che oggi riportano sul territorio i risultati, con tante persone che da altre zone vengono qui a trovarci.”.
Angelo Serri, direttore di Tipicità, sottolinea che “ciò che ha contraddistinto questa edizione è la qualità, a tutti i livelli. I numeri sono importanti e, fortunatamente, sono al di sopra delle aspettative, ma ciò che è stato evidente in questa edizione è l’alto livello generale, riscontrato particolarmente nel notevole pregio degli eventi del palinsesto, nelle proposte degli espositori e nella presenza qualificata di altre comunità italiane ed internazionali”.
Quasi diecimila persone al Fermo Forum, nei tre giorni della manifestazione, tra visitatori, stampa, operatori ed espositori, con ospiti anche da Cina, Giappone, Emirati Arabi Uniti, Gambia, Germania, Francia, Norvegia, Sud Africa, Ucraina, oltre che da altre dieci regioni italiane.
Sono stati più di centocinquanta gli espositori ed oltre 180 gli eventi proposti in padiglione, con una moltitudine di volti noti ed esperti di fama internazionale impegnati nei vari settori d’interesse dalla manifestazione.
Trentasette i partner ufficiali che hanno supportato l’edizione 2024 insieme alla collaborazione di ben quaranta tra associazioni professionali, di categoria ed altri sodalizi.
I numeri dell’edizione 2024 consolidano la soddisfazione del nutrito pool organizzativo, capeggiato dal Comune di Fermo in collaborazione con Regione Marche, Camera di Commercio delle Marche ed ANCI Marche, insieme all’Unione Montana Catria e Nerone ed ai Comuni di Ascoli Piceno, Porto Recanati, Porto San Giorgio, Sant’Elpidio a Mare e Senigallia.
Fondamentale l’apporto delle tre Università di Camerino, Macerata e della Politecnica delle Marche di Ancona, insieme al partner progettuale Banco Marchigiano.
Ben due i Ministeri che hanno patrocinato questa edizione, quello del Turismo e quello dell’Agricoltura, insieme al Commissariato per la Ricostruzione Sisma 2016 ed al Consiglio Regionale delle Marche, quest’ultimo per la mostra dedicata agli artisti contemporanei della regione.
Tipicità Festival 2024
You Tube channel:

venerdì 8 marzo 2024

Vinitaly Design Award or International Packaging Competition

International Packaging Competition diventa Vinitaly Design Award.
Per la 28^ edizione del premio, nuova identità nel segno dell'evoluzione dell'immagine per le aziende del settore.
I vincitori delle 15 categorie e gli 11 premi speciali, svelati sabato 13 aprile 2024 presso il Teatro Ristori di Verona.
Verona, 8 marzo 2024- L’International Packaging Competition si rinnova e per la sua 28^ edizione diventa Vinitaly Design Award.
Non solo un cambio di look, ma una evoluzione identitaria a tutto campo, al passo con le tendenze che, da quest’anno, prende forma nel rebranding strategico dello storico concorso di Veronafiere dedicato al packaging di vini, distillati, liquori, birra e olio extra vergine di oliva.
Tra le novità del nuovo Vinitaly Design Award, le cui iscrizioni chiuderanno il prossimo 24 marzo, l’ampliamento della platea dei potenziali partecipanti.
Da quest’anno infatti, il concorso apre le porte anche alle agenzie pubblicitarie e ai designer oltre alle aziende produttrici, che potranno candidare i propri prodotti nelle 15 categorie del concorso (4 in più rispetto al precedente regolamento): White wines; Red wines; Rose wines; Sparkling wines; Fine wines; Aromatized wine–based cocktail; Liqueur wines; Series; Limited edition; Private label; Secondary pack; Clear spirits; Dark spirits; Extra virgin olive oil; Beer.
Per ogni singola categoria saranno assegnati 4 trofei Vinitaly Design Award: Black, Gold, Silver e Bronze.
A valutare e giudicare i progetti dalla bottiglia alla chiusura, dalla capsula all’etichetta e controetichetta, fino a sigilli e all’imballo secondario, sarà una giuria composta da 20 esperti (5 per il Comitato tecnico scientifico e ulteriori 15 giurati specializzati nelle varie discipline) guidati dal direttore artistico di Vinitaly Design Award, Mario Di Paolo (studio Spazio Di Paolo), ritenuto un trend setter internazionale del packaging enologico.
Nella nuova formulazione del concorso, aumenta anche l’elenco dei premi speciali (da 6 a 11), secondo le linee di sviluppo del packaging, sempre più strumento di marketing, di immagine e comunicazione del brand aziendale.
Rientrano in questa lista i “Best”: in show; agency of the year; people choice; innovation; label Gdo; closures; use of paper; coordinated image; use of color; excellence in embellishment.   
I vincitori del 28° Vinitaly Design Award saranno svelati e proclamati sabato 13 aprile nel corso dell’evento di gala dedicato con consegna dei trofei, presso il Teatro Ristori di Verona.
Da quest’anno Vinitaly Design Award si fregia della collaborazione di partner di eccellenza nel packaging e nel design: Fedrigoni, Estal, Luxoro, Amorim, Pozzoli, Sanfaustino, Atiu, Crealis, F.lli Magro, Relegno, Project Accessori.
contactdesignaward@vinitaly.it
Giuria Vinitaly Design Award
Comitato tecnico scientifico: Mario Di Paolo (founder e direttore creativo Spazio Di Paolo), Luca Fois (creative advisor e docente a contratto Politecnico di Milano); Chiara Tomasi (designer e paper label specialist); Paolo Brogioni (direttore Assoenologi), Jana Kokrhanek (president Luxoro).
Giuria arte e design: Francesco Morace, Juan Mantilla, Simonetta Doni, Dario Frattaruolo, Andrea Basile, Francesco Voltolina, Mario Airò, Stefano Torregrossa, Antonio Aricò, Giulio Iacchetti, Leila Salimbeni, Papi Frigerio, Giuseppe Stampone, Manuel Tavano, Francesco Franchi.

giovedì 1 febbraio 2024

Birra artigianale e birra agricola o agrobirra, definizioni

Info di base delle due definizioni
Definizione "Birra Artigianale".
Da collegato agricolo approvato in Parlamento nel 2016.
All’articolo 2 della legge 16 agosto 1962, dopo il comma 4 è aggiunto il seguente 4bis: "Si definisce birra artigianale la birra prodotta da piccoli birrifici indipendenti e non sottoposta, durante la fase di produzione, a processi di pastorizzazione e microfiltrazione. Ai fini del presente comma si intende per piccolo birrificio indipendente un birrificio che sia legalmente ed economicamente indipendente da qualsiasi altro birrificio, che utilizzi impianti fisicamente distinti da quelli di qualsiasi altro birrificio, che non operi sotto licenza e la cui produzione annua non superi i 200mila ettolitri, includendo in questo quantitativo le quantità di prodotto per conto terzi".
Sono quindi tre le condizioni necessarie per etichettare "birra artigianale": volumi produttivi compresi entro i limiti previsti, assenza di pastorizzazione e microfiltrazione nei processi produttivi, indipendenza legale produttiva ed economica da altri birrifici.
"Birra Agricola o Agrobirra"
La maltazione, cioè la trasformazione del cereale in malto, è procedura complessa, di solito non alla portata di piccole aziende agricole che coltivino orzo e intendano pure produrre birra, inoltre la normativa prevede che per accedere all'agevolato regime fiscale agricolo, la fase di maltazione debba avvenire all'interno dell'azienda oppure in alternativa, presso una struttura consorziale o cooperativa di cui si sia soci.
Per consentire agli agricoltori di trasformare il cereale in malto e per dare loro accesso all'agevolato regime fiscale agricolo, fu costituito nel 2003 in regione Marche il Cobi (Consorzio Italiano Produttori Orzo e Birra), al fine di riunire sotto un unico marchio tutti quegli agricoltori che, oltre a coltivare l’orzo, producono con questo cereale anche la birra artigianale.
L'attività del Consorzio è quindi principalmente volta a risolvere le criticità legate alla fase di maltazione, acquisendo l'orzo dei conferitori e trasformandolo in malto di prima qualità.
Grazie alla costruzione di un proprio maltificio in frazione Paterno ad Ancona, oggi tutti gli 81 soci del Cobi, appartenenti a diverse regioni italiane, possono produrre birra con il proprio orzo o con gli altri cereali da essi coltivati.
Il maltificio seleziona, fra i cereali consegnati dagli agricoltori, quelli maggiormente adatti alla maltazione; una volta ottenuto il malto, questo viene nuovamente suddiviso fra gli agricoltori, che ritirano le quantità necessarie alla produzione della propria birra.
Le birre prodotte in questo modo, sotto il marchio del Cobi, sono quindi il frutto del trattamento di materie prime di qualità, senza l’aggiunta di additivi chimici o cereali di seconda scelta; proprio per questo motivo, le cosiddette birre agricole, non pastorizzate, conservano tutte le qualità organolettiche e nutrizionali originali.
Consorzio Italiano Produttori dell’Orzo e della Birra
contacts:
via Tiziano 11, 60125 Ancona
frazione Paterno 256, Ancona, Italy
335 679 9685
cobi@birragricola.it
https://www.cobibirragricola.com/

mercoledì 24 gennaio 2024

Birraio dell'Anno 2023 a cura di Fermento Birra, i vincitori

Birraio dell'Anno 2023: vince Enrico Ciani di Birra dell'Eremo
La quindicesima edizione del premio organizzato da Fermento Birra che ogni anno riconosce il miglior produttore italiano di birra dell'anno appena passato, ha visto incoronare Enrico Ciani, birraio degli impianti di Birra dell’Eremo, situato a Capodacqua, frazione di Assisi in provincia di Perugia.
Siamo sulle prime pendici del monte Subasio, dove tra storia e spiritualità, nel 2012 si manifesta la vocazione per la birra artigianale di Enrico Ciani e Geltrude Salvatori Franchi, che affianca il marito occupandosi del lato commerciale.
Oggi il team si è allargato rispetto agli esordi, il tasso tecnologico è cresciuto, così come le dimensioni che raggiungono i 4000 ettolitri con una sala cotte da 15 ettolitri.
La gamma è ampia, articolata e annovera pressoché tutte le principali tendenze stilistiche, da quelle facenti capo alle scuole brassicole tradizionali, con birre più inquadrabili, fino a prodotti creativi, realizzati con ingredienti inusuali o con fermenti non convenzionali, alcuni dei quali preparati in colture dedicate e di proprietà del birrificio umbro.
Enrico nel tempo si è dimostrato un produttore eclettico, curioso e insaziabile nel ricercare nuove ispirazioni: partito stilisticamente dall’Inghilterra e dal Belgio con le prime bottiglie come la golden ale Nobile, la blanche Saggia o la tripel Fuoco, si è poi diretto con sicurezza verso le latitudini statunitensi dove ha realizzato esplosive e nitide declinazioni di IPA come la tropicaleggiante Tuca, succosissima NEIPA, o le profumatissime DDH Fiji e Yaki.
Un viaggio brassicolo proseguito nel quadrante tedesco con compagne di bevute come la Zoe, pils, e Blaz, keller, e approdato al mondo delle acide grazie soprattutto alla citata ricerca sui lieviti, che ha dato vita ad esempio alla Ma2, una sour gentile e accattivante prodotta con aggiunta di passion fruit.
Un premio che sicuramente è andato a riconoscere anche il lavoro in cantina di Enrico, che negli anni ha realizzato prodotti che prevedono il passaggio in botte e che non disdegnano neanche l’uva come ingrediente in più.
Birre pensate come due mondi che si incontrano: nasce così la Genesi, prodotta con il metodo champenoise e mosto di uve verdicchio.
Un’idea che affonda le radici nel suo passato, quando ogni domenica prima di pranzo ammirava suo padre aprire à la volée una delle innumerevoli prove autoprodotte di spumante: in altre parole la “genesi” della sua avventura come birraio.
Birre poi affiancate da altre creazioni come la Selva e la sorella Selva Sour realizzate entrambe con il 30% di mosto di Sauvignon Blanc, ma fermentate la prima con un un blend di saccharomyces utilizzati solitamente nel vino e la seconda in botte con un metodo spontaneo.
Un birraio umile, capace e silenzioso che per natura non ama i riflettori puntati: ma anche oggi è un giorno di flash, un altro importante riconoscimento deve trovare posto nella bacheca di Birra dell’Eremo.
CLASSIFICA BIRRAIO DELL’ANNO 2023
1° Enrico Ciani del birrificio Birra dell’Eremo di Assisi (PG)
2° Marco Valeriani del birrificio Alder di Seregno (MB)
3° Giovanni Faenza del birrificio Ritual Lab di Formello (RM)
4° Matteo Pomposini e Cecilia Scisciani del birrificio MC77 di Serrapetrona (MC)
5° Luca Dalla Torre del birrificio Bondai di Sutrio (UD)
6° Pietro di Pilato del birrificio Brewfist di Codogno (LO)
7° Emanuele Longo del Birrificio Lariano di Sirone (LC)
8° Luigi Recchiuti del birrificio Opperbacco di Notaresco (TE)
9° Samuele Cesaroni del birrificio Brasseria della Fonte di Pienza (SI)
10° Conor Gallagher Deeks del birrificio Hilltop di Bassano Romano (VT)
11° Agostino Arioli del Birrificio Italiano di Limido Comasco (CO)
12° Marco Raffaeli del birrificio Mukkeller di Porto Sant’Elpidio (FM)
13° Luca Tassinati del Birrificio Liquida di Ostellato (FE)
14° Alessio Selvaggio del birrificio Croce di Malto di Trecate (NO)
15° Josif Vezzoli del birrificio Birra Elvo di Graglia (BI)
16° Mirko Giorgi del birrificio Shire di Pomezia (RM)
17° Flaviano Brandi del birrificio Bibibir di Castellalto (TE)
18° Fabio Brocca del Birrificio Lambrate di Milano
19° Luigi D’Amelio del birrificio Extraomnes di Marnate (VA)
20° Vincenzo Follino del birrificio Bonavena Brewing di Faicchio (BN)
Birraio Emergente: il titolo va a Mattia Bonardi di Nama Brewing
Il premio di miglior emergente viene alzato da Mattia Bonardi del birrificio Nama Brewing di Treviglio, in provincia di Bergamo.
Mattia non è certo una sorpresa per chi conosce il mondo della birra artigianale considerato il suo passato da homebrewer seguito da una lunga esperienza da birraio professionista in importanti realtà del panorama straniero e nostrano, su tutte i nove anni trascorsi nella sala cotta del milanese Lambrate.
Di fatto però alla guida di un birrificio ci si accomoda solo nel 2022: Nama, artigianale in lingua giapponese, produce birre che hanno riscontrato immediatamente il favore del pubblico e degli addetti ai lavori, per la loro capacità di stupire all’olfatto con profumi nitidi e al contempo per un equilibrio gustativo ben calibrato, a garantire massima scorrevolezza nel confronto diretto con la pinta.
Le referenze in carta sono principalmente lager di tradizione tedesca e birre luppolate d’ispirazione americana. 
Dal paniere della casa si possono ad esempio pescare la Nebula, una modern IPA caratterizzata da una decisa luppolatura e dalla tipica torbidità delle new england, la brillante e decisa american IPA Liquid Sky, la dissetante pilsner Tacheles, la maltata doppelbock Frontiera o ancora la possente Imperial Stout Mr Loverman con aggiunta di caffè.
Un birrificio in rampa di lancio come attestano gli ettolitri prodotti che hanno toccato già quota 1000. Sicuramente un birraio e un marchio di cui sentiremo ancora parlare.
CLASSIFICA BIRRAIO EMERGENTE
1° Mattia Bonardi del birrificio Nama Brewing di Treviglio (BG)
2° Stefano Balestra del birrificio Humus di Ancarano (TE)
3° Aris Di Marco del birrificio Zona Mosto di Rho (MI).
https://www.birraiodellanno.it/

martedì 16 gennaio 2024

I Giorni della Merla 2024, Maria Pia Castelli winery

❄️I freddi giorni a cavallo tra fine gennaio e inizi febbraio, noti come i Giorni della Merla, sono quelli in cui l'Azienda Agricola Maria Pia Castelli di Monte Urano (Fm) apre le porte a chi desidera portare a casa il suo vino rosso sfuso di qualità.
👉🏻L'appuntamento è per il 3 e 4 febbraio per la quindicesima edizione dell'evento "I Giorni della Merla".
🍷Come di consueto, saranno presenti ospiti speciali con i loro prodotti tipici di altissima qualità che potrete acquistare.
☎️ Per prenotare il vino rosso sfuso e non rimanere a becco asciutto:
3406479660 ☎️
3333406711 ☎️
P.S. per chi ne ha la possibilità, può portare i propri contenitori qualche giorno prima.
❄️In the cold days around late January and early February, known as the Days of the Blackbird, it's the moment when we open our doors to those who wish to take home our bulk red wine.
👉🏻 We look forward to welcoming you on February 3rd and 4th for the fifteenth edition of the Days of the Blackbird, finally back in person after 3 years!!!
🍷 As usual, you'll find two special guests with their top-quality products available for purchase!!! Follow us to discover who they are!!
☎️HURRY TO BOOK TO SECURE YOUR BULK WINE AND AVOID BEING LEFT EMPTY-HANDED.
P.S. For those who have the opportunity, you can bring your own containers a few days earlier.
3406479660 ☎️
3333406711 ☎️
Azienda Agricola Maria Pia Castelli
Via Sant'Isidoro 22
63813 Monte Urano (Fm)
info@mariapiacastelli.it
https://www.mariapiacastelli.it/
(+39) 0734 841774

domenica 7 gennaio 2024

Birraio dell'Anno 2023 programma, Fermento Birra

Birraio dell'Anno sta arrivando.
Al Tuscany Hall di Firenze dal 20 al 21 gennaio è tempo di Birraio dell’Anno, il premio nazionale che da 15 anni riconosce il miglior produttore di birra italiana; nei due giorni l'evento coinvolgerà oltre 50 birrifici italiani dando vita a un appuntamento unico con birrai, publican e appassionati chiamati a celebrare la buona birra artigianale italiana.
Quali birrifici saranno protagonisti?
Sabato 20 gennaio (2 sessioni con orario 12-17 e 19-24) la formula prevede l'acquisto del Beer Pass con l’assaggio senza limiti delle birre prodotte dai 20 birrifici candidati al premio Birraio dell’Anno e dei 3 produttori candidati al premio Birraio Emergente.
Presente anche il corner “Born to be Wild” dedicato alle birre wild e sour italiane.
Acquisto Beer Pass: https://www.fermentobirra.com/prodotto/beer-pass-per-birraio-dellanno/
Per partecipare sabato 20 gennaio sarà necessario acquistare il Beer Pass specifico di una sessione (l'acquisto dà diritto all'ingresso ridotto a 5 euro, anziché 10).
Una volta che i beerpass venduti online saranno esauriti non sarà più possibile partecipare nella giornata di sabato.
Una formula esclusiva, con un numero di ingressi contingentato per il massimo comfort e assenza di file, che garantirà agli appassionati una selezione di birre incredibile, spillate dagli stessi birrai, con la possibilità di scegliere liberamente tra 100 differenti etichette senza pensare al pagamento.
Sul palco del teatro si alterneranno degustazioni gratuite con esperti e birrai.
Sarà allestito uno spazio con sedute e tavoli per il consumo.
Compreso nell'ingresso: bicchiere in vetro serigrafato (possibilità di scelta tra due modelli differenti), tracollina portabicchiere, bottiglia da 0,5l di acqua e guardaroba (fino a esaurimento posti).
Domenica 21 gennaio (con orario 12-20) alle spine sarà presente una selezione di birre realizzate dai primi 50 birrifici secondo la classifica del premio Birraio dell’Anno arricchita da alcuni prodotti firmati dai 3 birrai emergenti.
Per avere la certezza di partecipare si consiglia l'acquisto dello Starter Pack (la scorsa edizione fu sold-out).
Acquisto Starter Pack: https://www.fermentobirra.com/prodotto/starter-pack-per-birraio-dell-anno/
La domenica 21 gennaio invece la formula prevede l’acquisto delle birre tramite gettoni e ingresso previo pagamento di un biglietto.
Tutte le birre potranno essere provate acquistando i gettoni alle casse.
Chi vuole avere la certezza di entrare dovrà acquistare lo Starter Pack (16 euro in gettoni da utilizzare per l'acquisto delle birre) che darà anche diritto anche al biglietto d’ingresso scontato (5 euro anziché 10 euro).
Assicurati l'ingresso acquistando lo Starter Pack: una volta ultimati non sarà più possibile accedere la domenica all'evento.
Vivi la premiazione con noi.
Le premiazioni del Birraio Emergente e del Birraio dell’Anno saranno celebrate sul palco del teatro domenica 21 gennaio a partire dalle ore 16 (diretta facebook sulla pagina del Birraio dell’Anno).
Lista birre sabato 20 gennaio 2024:
https://www.birraiodellanno.it/le-birre-presenti-birraio-dellanno/le-birre-di-sabato/
Lista birre domenica 21 gennaio 2024:
https://www.birraiodellanno.it/le-birre-presenti-birraio-dellanno/le-birre-di-domenica/
Evento organizzato da Fermento Birra.
Info:
https://www.birraiodellanno.it/
Sede:
Tuscany Hall
via Fabrizio de André, angolo Lungarno Aldo Moro, 3
50136 Firenze
i vincitori

mercoledì 3 gennaio 2024

Festa del torrone a Camerino

La città universitaria celebra la sua tipica specialità gastronomica.
Festa del Torrone a Camerino.
Ritorna il tradizionale appuntamento del giorno dell’Epifania.
Camerino, nobile Città Ducale, va giustamente orgogliosa del suo torrone, un’esclusiva specialità a base di mandorle e miele che affonda le proprie origini in un passato remoto: la prima testimonianza documentale nella quale nelle Marche si utilizza il termine torrone, riferito al dolce natalizio così come s’intende ai nostri giorni, è datata 1793, come risulta da un atto depositato presso il notaio camerte Stefano Ricci.
Comunque, è convinzione diffusa che, aldilà dell’ufficialità, il torrone camerinese sia nato molto tempo prima, dato che è talmente radicato nella tradizione popolare del territorio che, nel periodo natalizio, veniva preparato in ogni casa.
Con questa sua tipicità, che gode del marchio De.C.O., nel 2006, 2009 e 2014 Camerino è entrata nel mitico “Guinnes dei Primati” con “il Torrone più lungo del mondo”.
Da ben 22 anni, infatti, nel giorno dell’Epifania il calendario degli appuntamenti del Natale camerte si chiude con la Festa del Torrone che, fino al 2016, s’incentrava sull’approntamento di un lunghissimo nastro goloso, un maxitorrone prodotto artigianalmente da “Casa Francucci”, che si sviluppava nelle vie del centro storico.
Una volta misurato e registratane la lunghezza, veniva porzionato ed offerto in degustazione ad una moltitudine di ghiottoni accorsi da ogni dove.
Dopo i tristemente noti eventi sismici, attualmente la manifestazione si tiene invece negli spazi del “Sottocorte Village”, un nuovo quartiere animato da gran parte della vita che prima si svolgeva in centro.
Il programma dell’iniziativa, organizzata dall’Amministrazione comunale di Camerino (Mc) in collaborazione con la locale Pro Loco, quest’anno prevede tanti altri eventi legati alle festività natalizie, tra i quali: spettacoli musicali, l’arrivo della Befana, il concerto dell'Epifania della Banda Città di Camerino e la parata visionaria itinerante dei “Wonderwalkers”, due sorprendenti creature mistiche impegnate in un’esibizione caratterizzata da straordinari effetti realizzati con bolle di sapone.
La Festa del Torrone richiama a Camerino frotte di turisti invogliati dalla possibilità di degustare un prodotto ancor oggi realizzato con la segretissima originaria ricetta.
Peraltro, il torrone camerinese è stato molto apprezzato anche in occasione di eventi promozionali organizzati fuori dal territorio ai quali ha partecipato il Comune di Camerino, come la BIT di Milano, Tipicità Festival a Fermo ed Exploring Bandiere Arancioni al Castello Sforzesco di Milano.
Con la Festa del Torrone, Camerino è sede della tappa conclusiva del Grand Tour delle Marche 2023, il circuito di eventi promosso da Tipicità ed ANCI Marche.
Info e programma: su www.tipicitaexperience.it