mercoledì 30 dicembre 2020

Vongole al vino bianco

Mettete le vongole a bagno in acqua fredda per 1 ora circa, poi sciacquate sotto acqua corrente.
Eliminate quella rotte o già aperte.
In una grande padella fate soffriggere leggermente le cipolle e aggiungete prima le vongole, poi il vino e in ultimo l'acqua.
Salate e pepate.
Fate sobbollire per 15 minuti a pentola ben chiusa e fuoco basso.
A cottura ultimata, scartate le vongole rimaste chiuse, cospargete di prezzemolo e aglio e servite.
Ingredienti per 6 persone
2 kg di vongole con il guscio, 12 cucchiai di olio extra vergine d'oliva, 2 cipolle medie tritate, 2,5 decilitri di vino bianco secco, 0,6 decilitri di acqua bollente, 2 cucchiai di prezzemolo tritato, 1 spicchio d'aglio tritato (facoltativo), sale e pepe nero macinato al momento.
Vino abbinamento
Falerio Doc

sabato 19 dicembre 2020

Pizzoccheri e slinsega di Valtellina

“Slinsega” pregiato salume valtellinese simile alla bresaola, dietetico, ricco di proteine, ottenuto da controfiletto di vacca, sottoposto a rifilatura di grassi e nervi, salatura, speziatura, contatto con vino rosso, stagionatura.
Funghi, rucola e “slinsega” Valtellinese
Ricetta "pizzoccheri" di Valtellina (ricetta originale dell’Accademia del Pizzocchero di Teglio) https://accademiadelpizzocchero.it/la-ricetta/

Ingredienti (dosi per 4 persone):

400 g di farina di grano saraceno; 100 g di farina bianca; 200 g di burro; 250 g di formaggio Valtellina Casera Dop; 150 g di formaggio grana da grattugia; 200 g di verze; 250 g di patate; uno spicchio di aglio; pepe.

Mescolare le due farine, impastarle con acqua e lavorare per circa 5 minuti. Con il mattarello tirare la sfoglia fino ad uno spessore di 2-3 mm dalla quale si ricavano delle fasce di 7-8 cm. Sovrapporre le fasce e tagliarle nel senso della larghezza, ottenendo delle tagliatelle larghe circa 5 mm. Cuocere le verdure in acqua salata, le verze a piccoli pezzi e le patate a tocchetti, unire i pizzoccheri dopo 5 minuti (le patate sono sempre presenti, mentre le verze possono essere sostituite, a secondo delle stagioni, con coste o fagiolini). Dopo una decina di minuti raccogliere i pizzoccheri con la schiumarola e versarne una parte in una teglia ben calda, cospargere con formaggio grana grattugiato e Valtellina Casera Dop a scaglie, proseguire alternando pizzoccheri e formaggio. Friggere il burro con l’aglio lasciandolo colorire per bene, prima di versarlo sui pizzoccheri. Senza mescolare, servire i pizzoccheri bollenti con una macinata di pepe.Vino abbinamentoVini di Valtellina

domenica 6 dicembre 2020

Anatra all'arancia, cenni storici, ricetta

La ricetta dell’anatra all’arancia che il ristorante "Biagio Pignatta cucina e vino" propone in abbinamento con il Poggilarca Carmignano 2017. Il ristorante si trova nel parco della Tenuta di Artimino ad Artimino, frazione di Carmignano (PO).

INGREDIENTI PER 10 PERSONE

4 petti d’anatra, 1 spicchio d’aglio, 1 rametto di salvia timo e rosmarino, 3 anice stellato, olio extra vergine della Tenuta di Artimino, 50 ml di Grand Marnier, 50 gr di burro, 12 arance, 350 gr di zucchero, 5 gr semi di finocchio, 2 indivia belga, 4 ravanelli, 1 finocchio, 1 carota, 1 limone.

PROCEDIMENTO

Spremete dieci arance e in un pentolino aggiungete lo zucchero, l’anice stellato, i semi di finocchio e fate sobbollire, riducete di due terzi. Intanto preparate l’insalatina con l’indivia belga tagliata a rombetti, i ravanelli a rondelle, 2 arance pelate a vivo, il finocchio tagliato a julienne sottile e la carota sottile, condite con succo di limone, sale e olio extra vergine di oliva della Tenuta di Artimino. A questo punto tagliate il grasso in eccesso dai petti d’anatra, in una padella antiaderente versate un po’ di olio e rosolate i petti d’anatra iniziando dalla parte della pelle, salate e sfumate con il Grand Marnier. Poi aggiungete aglio, salvia, timo, rosmarino e il burro, cuocete in forno per circa 8 minuti, quindi lasciate riposare per 2/3 minuti. Tagliate il petto d’anatra e sistematelo sul piatto, spennellate con la riduzione di arancia e impiattate con l’insalatina di indivia.

Quando Caterina De' Medici insegnò ai francesi ad usare la forchetta

La famiglia De’ Medici ha lasciato tracce indelebili nel Rinascimento italiano di cui sono stati tra i principali animatori. Circondandosi di artisti del livello di Michelangelo o di letterati come il Poliziano, per secoli hanno mostrato con i fatti al mondo allora conosciuto, cosa vuol dire avere il ruolo di mecenati e sostenitori di ogni forma di cultura. Non sorprende quindi che anche a tavola dettassero legge su galateo, cucina e vino. In particolare è curioso sapere come Caterina De’ Medici, andata in sposa al futuro Re di Francia Enrico II volle con sé cuochi di famiglia perché portassero una ventata di modernità in un contesto che chiaramente le stava stretto. Certo il galateo non era all’altezza della sua famiglia di provenienza, se è storia che fu lei ad insegnare ai francesi l’uso della forchetta, già diffuso, oltre che alla corte dei Medici a Firenze, anche a quella di Venezia. Parliamo poi di cucina. L’anatra all’arancia, uno dei piatti celebri della cucina francese, in realtà è originaria di Firenze; fu sempre Caterina che fece dono di questa ricetta alla corte di Francia. L’uso di cucinare la carne con la frutta era certamente di origine araba, poi si diffuse in Spagna e da qui giunse a Firenze probabilmente già dal Medioevo. A Firenze questo piatto si chiamava papero al melarancio ed era molto apprezzato dalle famiglie patrizie e quindi alla corte dei Medici. Nel ‘600 con l’avvento del cognac, i cuochi francesi modificarono questo piatto in "canard a l’orange" ma resta comunque un piatto di origine italiana. E parliamo di vino, sempre con Caterina De’ Medici che sembra importò ad Artimino quella che ancora oggi viene chiamata “uva francesca” cioè il Cabernet. Vitigno questo che fa parte per norma dell’uvaggio del Carmignano ormai da secoli (assieme ad una maggioritaria percentuale di Sangiovese e al modesto apporto di altri vitigni). Anticipando ogni moderno Disciplinare di Produzione, già nel 1716 il Granduca Cosimo III De’ Medici, emettendo prima un decreto e poi un bando, ne stabilì precise e severe norme per la vendemmia, ne delimitò la zona di produzione e, dettandone le norme di commercializzazione, si adoperò per proteggerlo da contraffazioni o dalla cattiva conservazione. Insomma furono definite tutte le caratteristiche del Carmignano anticipando di secoli i Disciplinari moderni (prima, anche qui, dei francesi e delle loro classificazioni) superando la diatriba vitigni internazionali sì, vitigni internazionali no che negli ultimi decenni, a più riprese, è stata affrontata dal vino italiano di qualità. Villa La Ferdinanda (Patrimonio UNESCO) che è il cuore pulsante della Tenuta di Artimino è stata teatro di tutto questo e la famiglia Olmo, che oggi ne è proprietaria, è cosciente del patrimonio storico e produttivo che ha in mano e con Annabella Pascale e Francesco Spotorno Olmo, nipoti del fondatore Giuseppe Olmo e oggi AD dell’azienda, si sta adoperando perché l’azienda continui a rappresentare un punto di riferimento primario per l’intero territorio.

Villa Medicea La Ferdinanda (patrimonio Unesco)

domenica 29 novembre 2020

Sgombri grigliati

Pulire bene i pesci, lavarli, scolarli e metterli su un piatto.

Preparare una marinata di olio, prezzemolo tritato, aglio a fettine, succo di limone, sale, pepe, immergervi i pesci, lasciarli insaporire per venti minuti circa, rivoltandoli di tanto in tanto.

Preparare un battuto di prezzemolo, aglio, olio, pangrattato e inserirlo nella pancia dei pesci.Scaldare bene una griglia, appoggiarvi sopra i pesci, eventualmente pennellandoli con la marinata durante la cottura; dovranno divenire ben dorati e cotti all'interno.

Servire con spicchi di limone, secondo gusti.

Ingredienti per 4 persone

2 sgombri di quattro etti ciascuno, pangrattato, una manciata di prezzemolo, 2 spicchi d'aglio, 2 limoni, olio, sale, pepe.

sgombri e sugarelli

Vino abbinamento

Offida Pecorino Docg

lunedì 23 novembre 2020

Tipicità Special Edition 2020, FermoForum

“Festival del bello e del buono”, tra fisico e digitale.

Tipicità Special Edition, programmata in doppia modalità dal 28 novembre all’8 dicembre a Fermo.

Aste digitali e “pacchi” speciali, show di personaggi noti, incontri professionali, tour fisico/digitali.

Dal 28 novembre e fino all’8 dicembre è in onda un’edizione del tutto speciale di Tipicità Festival, con un format che esplora le dimensioni della nuova esperienza.

Cibo, “saper fare” e territori a confronto con la “next normal”.

L’iniziativa, concepita dall’organizzazione della tradizionale manifestazione insieme al Comune di Fermo, avrà simbolicamente il suo quartier generale al Fermo Forum, consueta sede del Festival.


Particolare attenzione, in questa Special Edition, è dedicata alle “fragilità” e all’inclusione di tutta la comunità, in un momento nel quale è fondamentale tenere alta l’attenzione sulle persone, ma anche sulle produzioni e sui territori.

Tipicità “on demand”.

Dal digitale al palato il passo è breve, gustare pietanze gourmet a casa propria, fare spesa in fattoria, ricevere “i pacchi di Tipicità”; queste le proposte innovative del Festival attraverso una nuovissima piattaforma. Oltre 120 aziende e realtà territoriali si presentano ed interagiscono proponendo le migliori offerte, la storia che le rende uniche, le proposte innovative.

Gli eventi.

La biodiversità in cucina, il “tartufo day”, “dal grano alla pasta”, le nuove frontiere enologiche, il “giro d’Italia dello stoccafisso”, innovazione e sostenibilità del mare e blue economy, ma anche piano di sviluppo rurale e tipicità di nicchia. Dal Grand Tour delle Marche fino ai collegamenti con Canada, Emirati Arabi, Francia, Germania ed Inghilterra. E poi il nuovo turismo esperienziale, l’evoluzione del cibo, l’impresa nel dopo-pandemia. Oltre 20 le iniziative da gustare nelle undici giornate del Festival.

I personaggi.

Tipicità è prima di tutto una community. Sono tanti i personaggi noti che porteranno la loro carica di intrattenimento, stimoli, competenza. A partire da Oscar Farinetti con la performance “nuove parole per nuovi scenari”, Tinto con “Ma che bontà, i racconti di Tipicità”, il direttore di Wall Street Italia Leopoldo Gasbarro e quello di Italia a Tavola Alberto Lupini, Chef Rubio e i suoi nuovi percorsi, oltre a Gioacchino Bonsignore del TG5, Marco Ardemagni di Caterpillar AM, Riccardo Cotarella, presidente mondiale degli enologi e Antonello Maietta, presidente dei sommeliers AIS.

Come partecipare.

I contenuti di Tipicità sono fruibili da tutti coloro che vogliano partecipare, semplicemente collegandosi dalla pagina Facebook di Tipicità. Guardare gli eventi, esplorare i prodotti e le aziende, ricevere le tipicità a domicilio, dialogare con i protagonisti: il tutto nella modalità più semplice e accessibile. Per gli operatori professionali ci sarà anche la possibilità di realizzare incontri utilizzando il sistema di “matching” messo a disposizione dall’organizzazione.

Info:

www.tipicita.it

Facebook @TipicitaFestival

domenica 22 novembre 2020

Carrè di maiale alle prugne

Ammorbidite 8-10 prugne, che farciranno il carrè, in una zuppiera con il cognac diluito in tanta acqua quanta ne basta per ricoprire i frutti.

Dopo 20-30 minuti scolatele bene, in modo che non risultino impregnate del liquido di marinatura.

Praticate nel carrè dei tagli con un coltello dalla lama lunga e appuntita e riempiteli con le prugne e con sale misto a pepe. Legate il pezzo di carne con alcuni giri di spago da cucina, dopo aver sistemato su di esso il rametto di rosmarino e 6 prugne. Salate e pepate poco.

Mettete una pirofila su fuoco medio, con olio e burro e, non appena questo spumeggerà, fateci rosolare il carrè da tutti i lati, dopodichè passatelo in forno già caldo a 180°C.

A metà cottura bagnatelo con il vino e aggiungete le prugne rimaste.

Continuate la cottura bagnando con qualche cucchiaio di brodo se necessario.

Servite il carrè con il sugo caldo, accompagnato dalle prugne di cottura ed eventualmente da patate a tocchi, cotte al tegame in un soffritto di cipolle a fettine.

Dosi per 6 persone

26 prugne secche denocciolate, mezzo bicchiere di cognac, 1 kg. di lombata di maiale disossata, 1 rametto di rosmarino, 4 cucchiai di olio extra vergine d'oliva, 30 g. di burro, 1 bicchiere di vino bianco secco, 1 tazza di brodo di carne o di dado, sale e pepe.

Vino abbinamento

Serrapetrona Doc

sabato 14 novembre 2020

Costolette d'agnello fritte

Dosi per 4 persone:

8 costolette d'agnello con l'osso, 2 uova, sale, 50 gr. di farina bianca, 100 gr. di pangrattato, 800 ml. circa di olio di semi per friggere.

Cottura:

5 minuti a costoletta.

costolette fritte di manzo e agnello

Private le costolette di eventuali scarti e battetele per allargarle il più possibile.

In una zuppiera a parte, sbattete le uova.

Salate le costolette, passatele nella farina, quindi nelle uova sbattute e infine nel pangrattato, in modo che risultino completamente impanate.

Mettete una padella per friggere su fuoco medio/alto con abbondante olio di mais o di arachidi e, quando l'olio sarà caldo, friggete le costolette girandole da entrambi i lati.

Via via che saranno pronte, fatele sgocciolare su carta assorbente e tenete in caldo.

Servitele subito, eventualmente con contorno di zucchine, carciofi, patatine.

Vino abbinamento:

bollicine, vini fermi d'annata rossi o rosati, vini bianchi fermi di buona struttura.

Matelica Riserva Docg

martedì 3 novembre 2020

Frittura di pesce

Per fare una frittura gustosa è necessario che il pesce sia fresco e ben pulito.

Si possono usare varie qualità di pesce: calamari, seppie, gamberi, zanchette, triglie, merluzzi, sardine.


Procedimento

Tagliate i calamari ad anelli e lasciate interi i tentacoli, dividete le seppioline a metà e lasciate interi i tentacoli, non sgusciate i gamberi.

Rovesciate la farina su un piano di lavoro o più semplicemente su un grande foglio di carta argentata, passatevi le varie qualità di pesce e via via scuotetele molto bene perchè la farina in eccesso si può staccare durante la frittura, bruciare e intorbidire l'olio di semi di arachidi.

Sistemate i pesci su un altro grande foglio di carta argentata disposto su un piano di lavoro o su un vassoio.

Versate l'olio di semi di arachidi in un tegame per frittura e mettetelo a fuoco medio/alto.

Quando la temperatura è giusta (per verificarlo si può immergere il manico di legno di un mestolino, se si formano delle bollicine attorno al legno, l'olio è caldo al punto giusto), passate nell'olio i pesci infarinati, non troppi alla volta altrimenti la temperatura dell'olio abbassandosi potrebbe compromettere l'esito della frittura.

Lasciate friggere finchè il pesce non raggiunge un colore dorato.

Fate scolare su una gratella o su carta assorbente, salate leggermente, trasferite su vassoio di portata e/o carta paglia come da tradizione, decorando con spicchietti di limone.

Si può servire abbinandoci un fritto misto di verdure di stagione: patate, carciofi, zucchine, ecc.

Dosi per 4 persone

chilogrammi 1,3 di pesce

litri 1 di olio di semi di arachidi

Vino abbinamento

Falerio Doc

Cantina Centanni

venerdì 16 ottobre 2020

Tagliatelle al tartufo bianco, ricetta

Tagliatelle vecchia maniera, al tuber magnatum pico (tartufo bianco pregiato di Acqualagna).

Procuratevi un chilo di farina e dieci uova intere per tirare la sfoglia, fate cuocere le tagliatelle in brodo di cappone, se nel periodo natalizio, altrimenti in brodo di tacchinella o di gallina.

Preparate a parte una salsa emulsionata come segue: brodo di tacchinella, mezzo limone spremuto, 50 gr. di burro, scaldate il tutto lontano dal fuoco, inserite del parmigiano grattugiato stagionato almeno due anni.

Scolate e adagiate nel piatto le tagliatelle, aggiungete la salsa e il tartufo tagliato a lamelle a volontà.

Abbinamento vino 

Preferibilmente di territorio, fine e corposo, di valenza qualitativa all'altezza del piatto.

In regione Marche: Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Docg, Matelica Riserva Docg, Piceno Superiore Doc, Offida Rosso Docg.

Offida Pecorino Docg Guido Cocci Grifoni

mercoledì 23 settembre 2020

Alogastronomia Festival ad Apecchio, Grand Tour delle Marche

Il 3 e 4 ottobre un’edizione speciale del Festival inserito nel “Grand Tour delle Marche”.

Apecchio festeggia con birra & tartufo.

Benessere a cinque sensi nelle Alte Marche, tra cibi eccellenti e salubrità dell’ambiente da vivere con esperienze di turismo attivo.

C’è fermento nelle Alte Marche.

Un’inconsueta e vincente accoppiata, birra e tartufo, attende i golosi ed i palati più curiosi per un autunno di esperienze ad elevato contenuto sensoriale.

Il 3 e 4 ottobre, Apecchio (PU) propone la trentottesima edizione di Apecchio Tartufo&Birra-Festival dell’Alogastronomia, un evento tra i più alternativi rispetto alle classiche iniziative diffuse nello Stivale in quanto propone un inedito connubio: il prezioso ed aristocratico tartufo insieme all’effervescente e “sbarazzina” birra artigianale.

In realtà birra e tartufo, fruibili da queste parti in tutto il corso dell’anno, sono due figli eccellenti di un territorio che vanta un ecosistema ambientale invidiabile, del quale l’acqua pura e cristallina rappresenta un simbolo, nonché l’ingrediente determinante sia per la produzione di una buona birra che per la qualità del tartufo.

Da quest’anno un apposito circuito di locali aderenti al progetto consente di degustare, per tutta la stagione, menù e proposte dedicate all’intrigante “coppia” gourmand.

Per questa edizione “speciale” 2020 il programma prevede tante iniziative in modalità “covid free”, attraverso format che garantiscono le precauzioni più adeguate per vivere la festa nella più assoluta tranquillità: itinerari di trekking con degustazione finale ed una pedalata con il “mito” dell’everesting Zico Pieri, reading e momenti musicali, cooking show e performance teatrali a tema cibo, camminate urbane al sapore di birra e tartufo. Senza trascurare il simbolico e ormai tradizionale momento finale dedicato alla premiazione di Sua Maestà il “Re Tartufo”.

Nel portale www.tipicitaexperience.it e sulla app di Tipicità tutte le informazioni sull’evento e le indicazioni per gustare il connubio birra & tartufo nei locali del circuito. La manifestazione è una tappa consolidata del Grand Tour delle Marche, promosso dall’organizzazione di Tipicità in collaborazione con ANCI Marche ed in partenariato progettuale con Banca Mediolanum e Mediolanum Private Banking.

INFO: 0734.277893, segreteria@tipicita.it

mercoledì 16 settembre 2020

Autunno in Brodetto a Porto San Giorgio, Grand Tour delle Marche

Fino a fine novembre la tradizionale ricetta De.Co. in assaggio nel circuito dei locali aderenti.
Nella nota località balneare del Fermano, una tappa “diffusa” per il Grand Tour delle Marche.
Autunno del gusto nelle Marche, con piatti ricchi di sapori adatti all’avvicinarsi della stagione fresca.
Il Brodetto, ad esempio, con la sua carica esplosiva di aromi, sfumature e colori, è pronto a deliziare i palati più esigenti.

Dal 18 settembre al 27 novembre a Porto San Giorgio (Fm), è possibile gustare il famoso Brodetto De.Co. ossia la ricetta tradizionale che può fregiarsi della prestigiosa denominazione comunale d'origine, scoprendolo nei locali aderenti al circuito cittadino appositamente organizzato.
Nella preparazione del brodetto sangiorgese è vietato l'utilizzo di pesce congelato.
Infatti, il pescato utilizzato deve essere rigorosamente dell'Adriatico centrale e vige l'obbligo di utilizzare prodotti ed ingredienti, dal pane all'olio, strettamente locali.
Un’iniziativa che tanto successo ha riscosso in passato e che l’Amministrazione Comunale della nota città rivierasca ha voluto rilanciare come ulteriore stimolo ai consumi fuori casa, in un periodo lontano dai clamori dell’alta stagione, ma anche nell’ottica di un più ampio progetto di promozione turistico-culturale legato alla valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale della tradizione marinara.
Nel portale www.tipicitaexperience.it e sulla app di Tipicità, le date ed i locali del circuito che propongono la serata dedicata alla succulenta pietanza marinara, patrimonio comune di tutto il bacino adriatico, ma con varianti assai diversificate in ciascuna comunità locale.
Locali aderenti e date: https://www.tipicitaexperience.it/eventi/48984-gli-appuntamenti-brodetto-deco-sangiorgese
Il Circuito del Brodetto De.Co. di Porto San Giorgio è parte del Grand Tour delle Marche, promosso dall’organizzazione di Tipicità in collaborazione con ANCI Marche ed in partenariato progettuale con Banca Mediolanum e Mediolanum Private Banking.

INFO:
0734.277893
segreteria@tipicita.it

lunedì 17 agosto 2020

Pepata di cozze

Ricetta per 6 persone
Ingredienti:
- 1,2 kg di cozze freschissime
- 4 cucchiai di olio extra vergine d'oliva
- 2 spicchi d'aglio
- 1/2 bicchiere di vino bianco secco
- succo di 1 limone
- sale e pepe macinato al momento.
pulitura cozze
pulitura cozze
Preparazione:
Raschiate bene le cozze privandole di eventuali barbe, poi lavatele passandole in più acque.
Mettete un'ampia padella su fuoco medio con olio e aglio schiacciato.
Dopo 1 minuto, unite le cozze e alzate appena la fiamma, salate, pepate abbondantemente, bagnate con il vino.
Coprite e lasciate sul fuoco fin quando le cozze non saranno tutte aperte (quelle che resteranno chiuse andranno eliminate): saranno necessari dai 6 ai 10 minuti.
Spegnete il fuoco, eliminate un po' del liquido di cottura se fosse troppo abbondante, spruzzate con il succo di limone, mescolate e servite subito.
Ricordate di aggiungere all'apparecchiatura della tavola una zuppierina per commensale dove depositare i gusci.

sabato 8 agosto 2020

Amare il Falerio 2020, risultati concorso

"Amare il Falerio" è l'estensione di "Falerio una Doc d'aMare" manifestazione che per quattordici anni fino al 2017 ha inteso celebrare la prestigiosa Doc marchigiana del Fermano-Piceno e la ristorazione del territorio.
commissione d'assaggio
Dopo la pausa del 2018, la quindicesima e sedicesima edizione, modificate nel nome e trasferite dalla storica sede di Villa Baruchello al centro città per consentire il coinvolgimento degli esercenti e delle licenze di somministrazione, hanno tuttavia mantenuto inalterati i tre concorsi: miglior “Falerio Doc”, miglior “Falerio Pecorino Doc”(riservati quest'anno alle vendemmie 2019), “Un Piatto per il Falerio” riservato ai ristoranti di Porto Sant’Elpidio e Sant’Elpidio a Mare che hanno abbinato una loro ricetta ad un’etichetta di Falerio o Falerio Pecorino.
Nell'edizione 2020 hanno partecipato 15 ristoranti, 21 aziende vinicole e sono stati degustati 25 vini Falerio Doc e Falerio Pecorino Doc.
La manifestazione è stata curata da Milena Sebastiani da sempre deus ex machina, in collaborazione con Ais Marche responsabile della commissione d'assaggio che ha elaborato le valutazioni, Camera di Commercio Marche, Confartigianato Imprese e con il patrocinio del Comune di Porto Sant'Elpidio (Fm).
Concorso "Falerio Doc":
1) Falerio Doc Eva 2019, Terra Fageto (Pedaso)
2) Falerio Dop 2019, Cantina Centanni Giacomo (Montefiore dell'Aso)
3) Falerio Doc La Lunga 2019, Vigneti Santa Liberata (Fermo).
Concorso "Falerio Pecorino Doc":
1) Falerio Pecorino Doc Case Rosse 2019, Cantina Il Crinale (Castorano)
2) Falerio Pecorino Doc Ribelle 2019, Cantina Bastianelli (Monte San Pietrangeli)
3) Falerio Pecorino Doc Palazzi 2019, Saladini Pilastri (Spinetoli)
Premio speciale per l'evoluzione del vino: Falerio Pecorino Doc Amos 2018, Cantina Ortenzi (Fermo).
Concorso "Un Piatto per il Falerio":
1) Ristorante Il Veliero con "la pentolaccia del Veliero", vino abbinato Falerio Dop Cantina Centanni
2) Ristorante Il Gambero con "moscioli dell'Adriatico con profumo dell'orto", vino abbinato Falerio Doc Eva Terra Fageto
3) Ristorante Sudomagodo con "praline di nasello con patate su vellutata di carote e curcuma con mayonese allo zenzero", vino abbinato Falerio Dop Cantina Centanni.
Menzione speciale per l'originalità nell'abbinamento degli ingredienti: ristorante Controvento con "la lumaca un po' lenta", vino abbinato Falerio Pecorino Doc Zerozerotre cantina Castrum Morisci.

domenica 2 agosto 2020

Spaghetti Latini "Senatore Cappelli" con vongole e basilico

Ricetta realizzata con spaghetti Senatore Cappelli del Pastificio Latini di Osimo (An).
Senatore Cappelli è un'antica varietà italiana, che per prima fu iscritta all’ENSE (Ente Nazionale Sementi Elette) nel 1915.
Fu Nazzareno Strampelli, detto Nazareno, genetista geniale, originario di Castelraimondo (Mc), a selezionare questo meraviglioso grano duro.
Ingredienti per 4 persone:
50 gr. di guanciale, 100 gr. di olio extra vergine d'oliva, 50 gr. di scalogno, 1 kg. di vongole nostrane, 500 gr. di spaghetti Senatore Cappelli, 5-6 pomodorini ciliegini, 4 foglie di basilico fresco.
Procedimento:
scottare in padella lo scalogno e il guanciale con olio extra vergine d'oliva, versare le vongole, i pomodorini e il basilico, facendo cuocere fino all'apertura delle vongole, saltare in padella gli spaghetti fatti cuocere al dente in acqua bollente.
Questo tipo di pasta rilascia amido che lega molto bene con il sugo.
Vino abbinamento:
Falerio Doc

mercoledì 22 luglio 2020

Zuppetta del pescatore del mare Tirreno

Ricetta a cura di Marino Marchi chef patron del ristorante Il Veliero, un grande classico della ristorazione toscana, nei pressi del porto turistico "La Marina" di Scarlino in provincia di Grosseto nel cuore della Maremma Toscana, zona di terra e mare, di forte bellezza, laddove il verde e il turchese quasi si confondono.
Zuppetta di pesce senza lische
Dosi per 4 persone:
1 kg di cozze, 1 kg di vongole, 1 kg di polpo di scoglio, n.4 mazzancolle, n.4 scampi, n.4 calamari e n.4 seppie tutto di media grandezza, 8 fette di pane, 1 scalogno, 2 spicchi di aglio, 500 gr di pomodori datterini ben maturi, prezzemolo e basilico, 1 dl di olio extra vergine d'oliva, 1 peperoncino.
Mettete in una casseruola l’olio extra vergine d'oliva con uno spicchio d’aglio e lo scalogno tritato finemente, con il peperoncino, rosolate leggermente.
Unite le teste dei gamberoni, i tentacoli dei calamari, la testa del polpo tagliata a listelle e pomodorini tagliati a pezzetti, lasciate cuocere alcuni minuti, poi unite tutto il resto del pesce tagliato a pezzi regolari a seconda della specie utilizzata e lasciate finire di cuocere lentamente, infine aggiungere il prezzemolo e il basilico tagliato finemente.
Tostate le fette di pane in forno e aromatizzatele sfregandole con uno spicchio di aglio per accompagnare nel piatto la zuppetta di pesce.
Con la zuppetta del pescatore il matrimonio ideale è:
Toscana Igt Dogajolo Rosso, Carpineto winery
note degustazione d'archivio:
https://vinidiconfine.blogspot.com/2020/01/toscana-igt-dogajolo-rosso-17-carpineto.html

venerdì 17 luglio 2020

Enosophia a Sant'Elpidio a Mare, Grand Tour delle Marche by Tipicità

Dal 23 al 26 luglio, tappa nel Fermano per il Grand Tour delle Marche
Enosophia: in festa con l’Italia del vino e del genius loci
Sant'Elpidio a Mare
Un borgo medioevale adagiato su una panoramica terrazza naturale protesa sull’infinito: a oriente le spiagge del mare Adriatico, ad occidente i paesaggi incantati del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e tutt’intorno, un’ondulata distesa di morbide colline che sembrano rincorrersi verso i quattro punti cardinali.
Questa è l’accattivante cartolina di Sant’Elpidio a Mare, set naturale per Enosophia, nuova tappa del Grand Tour delle Marche a cura di Tipicità ed ANCI in programma dal 23 al 26 luglio.
L’evento, voluto dall’Amministrazione Comunale di Sant’Elpidio a Mare (Fm), rappresenta un omaggio ad Andrea Bacci, genio rinascimentale autodefinitosi Andrea Baccius Philosophus, Medicus Elpidianus et Civis Romanus.
Infatti, questo illustre personaggio che ebbe i natali in questo operoso centro calzaturiero, fu un instancabile ed ecclettico esploratore del sapere: filosofo, medico e scrittore ma, soprattutto, estensore del primo vero trattato sul vino.
Tanti gli amici chiamati alla corte del Bacci per festeggiare insieme, un week end di incontri, di Italia autentica, di borghi in festa e di genuina convivialità, con percorsi del gusto guidati dalle vibrazioni aggreganti del nettare di Bacco.
Circolare, sostenibile, autentico e non replicabile, etico per natura, l’universo-vino si presta a tracciare, oggi più che mai, la giusta rotta anche per altri lidi.
Sarà Andreas Kipar, arcinoto architetto, a lanciare le suggestioni che guideranno gli ospiti nel week end di Enosophia, grazie alla partnership del Grand Tour delle Marche con Banca Mediolanum e Mediolanum Private Banking.
Sabato, la voce autorevole di Riccardo Cotarella darà il via ad un approfondimento tra innovazione e mondo biologico curato da Assoenologi Marche e Abruzzo, che avrà come culmine la degustazione professionale di vini senza solfiti in un ambiente del tutto inedito, ossia le Taverne di Contrada che caratterizzano il centro storico di Sant’Elpidio a Mare, con la consueta verve di Carlo Cambi, istrionico volto noto RAI.
Atteso anche il messaggio di un “vigneron” d’eccezione, l’arcinoto anchorman televisivo Bruno Vespa, anch'esso produttore di vino e, direttamente da “RAI 2 Decanter”, Tinto e la sua sottile ironia.
Anteprima giovedì 23 luglio con la presentazione del libro "Il boccone. Libro di ricette antiche e contadine" di Nadia Acerbi, per poi immergersi, venerdì 24, in un’originale cena eno-itinerante: ogni ristorante propone un piatto diverso, dall’antipasto al dessert, al quale viene abbinato il vino adeguato.
Così, passeggiando per il centro storico, ciascun avventore viene a comporsi il proprio personale menù.
Nella ricca giornata di sabato, nei locali del centro storico, ci sarà spazio anche per una “cena con Andrea Bacci” prima di gustarsi l’Enosophia Show, con tanti ospiti italiani ed internazionali stimolati dalla “voce” di Marco Ardemagni da RAI Caterpillar AM.
Nel giorno di chiusura, domenica, incontro scientifico dedicato al Bacci, dal titolo “Andrea Bacci: l'archeologia del vino", seguito da una degustazione di vini, con i vignaioli che ne illustreranno le caratteristiche e lo spettacolo dell’esilarante Piero Massimo Macchini dedicato alla dimensione rurale marchigiana.
Programma:
https://www.tipicitaexperience.it/fiere/48867-enosophia-le-giornate-del-bacci
Le attrattive della regione, i “santuari” del buon cibo, i luoghi del “saper fare” e le notizie del Grand Tour delle Marche su www.tipicitaexperience.it e sull’app ufficiale di Tipicità.

mercoledì 15 luglio 2020

Padellata di suri dell'Adriatico alla contadina

Piatto ricco di sapori, fatto con pesce povero e prodotti dell'orto.
Il suro o sugarello o pesce sauro è simile allo sgombro; è molto diffuso nei nostri mari ed è uno dei pesci azzurri meno conosciuti e apprezzati nonostante le interessantissime caratteristiche di sapore e versatilità d'impiego (ottimo cucinato arrosto, per sughi alla marinara, in guazzetto).
Come tutto il pesce azzurro, non può essere d'allevamento e va quindi consumato fresco di pescato; ciò non fa che renderne più evidenti i caratteri autentici e il sapore al contempo intenso e delicato.
Credo sia auspicabile oggi, rivalutare tipologie ittiche e sapori per troppo tempo dimenticati.
Gli ingredienti del mare: suri eviscerati.
Gli ingredienti dell'orto: patate, cipolle di Tropea, carote, olive verdi, pomodorini, prezzemolo, maggiorana secca, timo.
Aggiustare di sale e fare cuocere in olio extra vergine d'oliva a fuoco moderato in recipiente coperto per 15/20 minuti.
Vino abbinamento:
Falerio Doc

lunedì 6 luglio 2020

Senigallia Gourmet, Grand Tour delle Marche by Tipicità

Sabato 11 luglio il luogo simbolo del turismo marchigiano ospita la quarta tappa del Grand Tour delle Marche.
A Senigallia la Rotonda a Mare è gourmet.
Nella città di Uliassi e Cedroni, con Gioacchino Bonsignore del TG 5 e Alberto Lupini di Italia a Tavola, un tuffo tra i sapori e le suggestioni del cibo e dell’alta cucina.
Nell’estate della nuova convivialità, la capitale italiana del buon cibo, rilancia sul futuro con “Senigallia Città Gourmet”.
Sabato 11 luglio, presso la mitica Rotonda a Mare, un’intera giornata dedicata a celebrare cibo e cucina nella città rivierasca che vanta ben cinque stelle Michelin.
L’iniziativa è una tappa inedita del Grand Tour delle Marche, organizzato da Tipicità ed ANCI Marche con la partnership di Banca Mediolanum e Mediolanum Private Banking, voluta dall’Amministrazione comunale per valorizzare la vocazione gourmet di un centro conosciuto in tutto il mondo anche per la rinomata “spiaggia di velluto”.
Nella città che ospita il "tristellato" Mauro Uliassi, il “due stelle” Moreno Cedroni ed è sede del prestigioso Istituto Alberghiero Panzini, saranno protagonisti tanti personaggi del “gotha” tricolore dell’accoglienza e dell’ospitalità, a partire da Enrico Derflingher, presidente di Euro-Toques Italia ed Euro-Toques International, già chef della Regina Elisabetta II, e Rocco Cristiano Pozzulo, presidente della Federazione Italiana Cuochi, con opinionisti d’eccezione Gioacchino Bonsignore, Caporedattore del TG 5, e Alberto Lupini, direttore di Italia a Tavola.
In mattinata spazio al confronto, con un talk show che esplora idee e progetti per il futuro “buono” del Belpaese, ripartendo proprio da cibo ed ospitalità.
Nel pomeriggio, nella piazza antistante la Rotonda, scende in campo l’Accademia di Tipicità, con degustazioni d’autore sul tema “Adriatico, nutraceutica e gusto gourmet”, abbinate alle bollicine del Vigneto Marche selezionate dall’associazione Marchigianamente.
La manifestazione, che si atterrà in ogni caso a tutte le prescrizioni di sicurezza e di distanziamento previste dalle normative vigenti, rappresenta un’eccellente occasione per scoprire l’incantevole ed ondulato paesaggio collinare che cinge la città di Senigallia (An), mirabilmente immortalato dal genio di Mario Giacomelli.
Il celebre fotografo senigalliese è protagonista di una mostra che, a 20 anni dalla scomparsa, evidenzia il confronto con i suoi contemporanei, i compagni dell’associazione Misa e i grandi maestri della fotografia del Novecento.
Sul portale www.tipicitaexperience.it e sulla app ufficiale di Tipicità tutte le attrattive di Senigallia e del territorio marchigiano, con l’indicazione delle strutture che offrono proposte speciali a tema.
INFO:
0734.277893
segreteria@tipicita.it

mercoledì 1 luglio 2020

Rana pescatrice in potacchio

Il "potacchio" è l'intingolo marchigiano per eccellenza; deriva il suo nome dal francese “potage”.
E' una cottura rustica, casalinga, nata storicamente per gli animali da cortile, per il maiale, per l’agnello, adottata però dalle donne delle campagne marchigiane anche per il pesce quando ne avevano disponibilità, poichè era il tipo di cottura che conoscevano meglio.
È quindi per questo motivo che questo intingolo è entrato anche nella tradizione della cucina di mare.
Rosmarino, aglio e vino bianco sono la base del potacchio marchigiano; la costante è la cottura nel vino con tanto aglio e rosmarino, ma sono consentite personalizzazioni, come ad esempio aggiunta di pomodoro per dare colore o trito d'erbette aromatiche o olive.
Rana pescatrice (coda di rospo) in potacchio
Ingredienti per 4 persone:
1 chilogrammo di rana pescatrice, 1 bicchiere di vino bianco, 3 spicchi d'aglio, rosmarino, pomodoro (facoltativo), olio extra vergine d'oliva, sale e pepe.
Procedimento:
fare soffriggere gli spicchi d'aglio in padella con un po' di olio extra vergine d'oliva di fattoria, adagiare la coda di rospo compresa la testa, aggiungere pomodoro, rosmarino, sale e pepe quanto basta, sfumare col vino bianco, terminare la cottura a pentola coperta, tenendo presente che prolungarla troppo renderebbe la carne stopposa..
Vino abbinamento:
Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Doc