venerdì 24 settembre 2021

Tipicità in Blu 2021, Ancona

Al via Tipicità in Blu, nella nuova dimensione phygital.
Cinque giorni di immersione nel blu, tra nautica, cantieristica, minicrociere, incontri con la scienza del mare, cultura delle comunità marinare, assaggi di Adriatico e di terra.
Mole Vanvitelliana
Al via ad Ancona, dal 29 settembre al 3 ottobre, l’ottava edizione di Tipicità in Blu, il festival dove il mare incontra le persone.
Tipicità in blu è cibo, nautica, pesca, sport, turismo e cultura. Ancona, la città a gomito protesa sul mare, si trasforma in un grande laboratorio da godere nel blu dipinto di blu.
Promossa dal Comune di Ancona e Fondo Mole Vanvitelliana in collaborazione con una nutrita squadra di partner, con la regia di Tipicità e la partnership di Banco Marchigiano, Tipicità in Blu coinvolge attivamente tutta la città ed i suoi luoghi iconici strettamente legati al mare e alle sue attività più caratteristiche, come la Mole Vanvitelliana e Marina Dorica, ma anche il centro, con l’organizzazione dei circuiti di locali che offrono speciali menù in blu ed aperiblu.
Tipicità in Blu 2021 è phygital, la nuova dimensione nella quale vivere le proposte del palinsesto in presenza fisica oppure attraverso la piattaforma www.tipicitainblu.it che, insieme ai canali social della manifestazione, consente di fruire dei contenuti in diretta o in streaming.
Un ricco e variegato “menù” che prevede giornate professionali.
E poi, il Festival.
Le giornate della blue economy, dal 29 settembre al 1° ottobre, esplorano la prospettiva blu in tutte le sue molteplici sfaccettature.
Focus su nautica e cantieristica, sicurezza della filiera ittica, sviluppo territoriale costiero, energie rinnovabili e sostenibilità, città portuali intelligenti, confronto con le esperienze di altri territori italiani ed esteri, con prestigiosi ospiti ed esperti internazionali.
Tanti i protagonisti: Flag Marche Centro ed i progetti europei CoastEnergy, Sushidrop, AdriaSmartFish e Prize Fish.
Tra i partecipanti attivi anche il Polo Tecnologico Alto Adriatico e Sealogy - Salone europeo della blue Economy, nell’ambito del progetto EcoMap.
Btob della nautica e della cantieristica, della produzione agroalimentare artigianale con CNA, insieme ad un focus sulla sicurezza alimentare nel dopo Covid con Confartigianato e una coda “speciale”, il 4 ottobre, a cura di ConfCommercio Marche Centrali sullo stato della ristorazione italiana.
Il Festival si dipana nel fine settimana del 2 e 3 ottobre, tra minicrociere sul Conero, assaggi di Adriatico e di terra, senza tralasciare il celebre Stoccafisso all’anconitana ed i vini marchigiani, con le proposte dell’Unione Regionali Cuochi e dell’Accademia di Tipicità.
Protagonisti i personaggi del mare, l'educazione divertente e gli incontri con la scienza vestita di blu, grazie ai contributi di IRBIM-CNR e degli Atenei di Ancona e Camerino.
Una mostra sui “vaporetti della pesca” ed uno show dal titolo “Magicamente plastica”, a cura di Corepla, animeranno il già ricco “fine settimana in blu”.
Narratori d’eccezione due voci note dei palinsesti nazionali con Tinto, da Radio Rai Decanter e La 7, che si alternerà nella conduzione a Marco Ardemagni, da Radio Rai Caterpillar AM.
Info e programma: https://www.tipicitainblu.it/

domenica 19 settembre 2021

Tumulti popolari per l'imbarco dei grani al Porto di Fermo, local history

Sollevazioni popolari in tema di grano a Porto di Fermo nello Stato Pontificio (oggi Porto San Giorgio, provincia di Fermo, regione Marche).
Lo Stato Pontificio esercitò il potere temporale per oltre un millennio dal 756 al 1870, terminando la sua esistenza con l'annessione al Regno d'Italia di 3 Legazioni.
Era costituito da 17 Delegazioni Apostoliche, successivamente riunite i 5 Legazioni suddivise in Governi Distrettuali.
Nelle Marche c'erano 6 Delegazioni (vedi foto).
In quel tempo Mons. Arcivescovo di Fermo era la massima autorità governativa della Delegazione di Fermo.
Al Porto di Fermo, l'attuale Porto San Giorgio, Mons. Arcivescovo godeva dei favori della nobiltà locale, ma aveva il disprezzo della plebe che viveva in miseria ed era tartassata da gabelle.
Cronaca dei tumulti del 1729 in materia di grano
Il 3 ottobre 1729 il Sig. Carlo Fantoni Ministro del Porto del Mons. Arcivescovo di Fermo, fece iniziare l'imbarco del grano spettante alla mensa arcivescovile, per trasportarlo alla spiaggia di Nettuno.
Questo imbarco fu impedito dal popolo tumultuante, con cui era Francesco Bronzi e Pietro Antonio suo figlio, i quali di forza tolsero tre quarti di grano ad un facchino per portarselo in casa e minacciarono detto facchino, nonchè S. Romagnoli avente funzione di misuratore.
Giorgio d'Antonio Tolentino di soprannome Pelo di Volpe, tirò due sassate a Paron G. Filippo Magistrelli che caricava la barca.
Il figlio di N. Titio alias Mucidito, tirò un sasso al misuratore e lo ingiuriò.
Il tumulto cresceva e a Carlo Fantoni responsabile dell'imbarco, convenne chiudere il magazzeno.
Mons. Vicario Generale avuto notizia dei tumulti, spedì al Porto il notaro criminale e cinque sbirri, ma l'imbarco fu parimenti impedito dal popolo tumultuante.
Fantoni ed altri si nascosero nella soffitta di una casa vicina, due degli sbirri furono bastonati e disarmati, il loro cane fu ucciso, i facchini obbligati a lasciare a terra i sacchi di grano, altri tre sbirri si ritirarono nella Chiesa del Crocefisso.
Intanto furono caricati due cannoni, che il giorno antecedente erano serviti per la Festa della Madonna, e furono puntati verso il magazzeno e verso la casa dove si era rifugiato l'Agente di Mons. Arcivescovo.
Nel frattempo gli sbirri uscirono dalla Chiesa disarmati, la barca fu completamente scaricata e il grano trasportato in altro magazzeno di proprietà del sig. Abate Maggiori.
Il giorno seguente furono sparate dalla Rocca due cannonate e fu fatta una fumata per dare segnale ad altre barche dentro mare di ritornare in terra.
Tra i più facinorosi nel corso dei tumulti: Quirico di Domenico Antonio Malatesta, N.N. Cinquina, che stava vicino al cannone con la miccia accesa, minacciando di spianare il magazzeno e di ammazzare Fantoni, un certo Quirico di Tommaso d'Aggirio che con un legno di barca bastono' uno degli sbirri, disarmo' dello schioppo un altro, gli ci diede delle botte e avrebbe voluto sparargli un'archibugiata, ma fu trattenuto dalla madre, aiutò con altri a caricare i cannoni, sparò le due cannonate e fece la fumata.
Altri facinorosi: Scimonella venditore di pesce con una sciabola in mano, Giorgio Tirittattola, Ciriaco del Priore, Nicola dello Schiavone, Nicola Magistrelli armato d'accetta, Mastro Egidio Ciabo' armato d'ascia, Mastro Francesco il fucinaro, Mastro Giulio calafato (riparatore di barche), Luca Ferrante cordaro, Angelo Antonio Secci marinaro, il Gobbo di Buca' e un certo Impiacciaguerra che aiutò a caricare due cannoni e si armo' di schioppo e sciabola.
Tutti segnalati nella lettera che Carlo Fantoni agente di Mons. Arcivescovo e incaricato dell'imbarco del grano, scrisse nel febbraio 1730, dopo che l'imbarco è stato ormai effettuato e l'ordine ristabilito da Milizie Pontificie e da Soldati Corsi.
Fonte della cronaca tumulti

sabato 11 settembre 2021

Marche dalla vigna alla tavola, RiConviviamo

Fino al 31 Dicembre 2021 a tavola con i vini e i cibi delle Marche: Ri-Conviviamo.
I ristoranti delle Marche e l'Ente Regione si uniscono per celebrare la qualità di vini e prodotti locali: un calendario di 15 appuntamenti conviviali volti a valorizzare l’intera filiera enogastronomica marchigiana.
Pesaro (10 settembre 2021) - Nella fase di ripartenza dell’economia italiana nasce il progetto “Marche: dalla vigna alla tavola”, voluto fortemente dalla Regione Marche con lo scopo di sostenere le imprese del settore enologico regionale di qualità con il coinvolgimento della ristorazione, il cui ruolo è stato rallentato, quando non completamente bloccato, dalla crisi pandemica.
Nel contesto di “Marche: dalla vigna alla tavola”, Ri-Conviviamo è il nome scelto da 15 ristoranti per augurare un ritorno alla convivialità tipica di questa regione accogliente.
Valorizzare la filiera e favorire la sua ripartenza: con questo obiettivo è stato pensato un calendario di serate di degustazione aperte al pubblico, durante le quali i ristoratori proporranno i vini di 35 cantine coinvolte e le migliori materie prime del territorio marchigiano, risaltandone l’eccellenza tramite i propri piatti e le etichette in abbinamento.
Ri-Conviviamo è quindi un invito alla ripartenza, ma anche e soprattutto un messaggio di fiducia nelle enormi potenzialità del territorio, basate proprio sul turismo e sull’ospitalità.
Si tratta di un’iniziativa realizzata con il contributo fattivo della Regione, a favore dei produttori e dei ristoratori marchigiani.
Di seguito la lista dei ristoranti, con le date in cui rispettivamente saranno realizzate le serate di degustazione, con l’elenco dei produttori vinicoli che partecipano all’iniziativa.
Ogni altra informazione è reperibile su:
facebook.com/marchedallavignaallatavola.riconviviamo
www.cuocicuoci.com
www.lamadia.com
www.festivaldellacucinaitaliana.it
I RISTORANTI
• Ristorante “Amabile” - Frontone (PU) > 16 Settembre 2021
• Ristorante “20-15” - Marotta di Mondolfo (PU) > 19 Settembre 2021
• Hotel-Ristorante “Alla Lanterna” - Fano (PU) > 22 Settembre 2021
• Ristorante “Due Cigni” - Montecosaro Scalo (MC) > 5 Ottobre 2021
• Ristorante “Il Cuciniere” - Fano (PU) > 14 Ottobre 2021
• Ristorante “Osteria L’Angolo Divino” - Urbino (PU) > 22 Ottobre 2021
• Ristorante “Gibas” - Pesaro (PU) > 10 Novembre 2021
• Ristorante “Da Tano” - Fano (PU) > 18 Novembre 2021
• Ristorante-Pizzeria “Il Portico” - Fano (PU) > 19 Novembre 2021
• Ristorante-Pizzeria “Da Farina” - Pesaro (PU) > 23 Novembre 2021
• Ristorante “Il Grottino” - Gabicce Monte (PU) > 25 Novembre 2021
• Ristorante “Amarantos” - Porto Recanati (MC) > 26 Novembre 2021
• Ristorante “Bagni da Federico” - San Benedetto del Tronto (AP) > Novembre
• Ristorante “Zasa” - San Benedetto del Tronto (AP) > Novembre
• Ristorante “Antico Furlo” - Acqualagna (PU) > 10 Dicembre 2021
LE CANTINE
Az. Agraria Guerrieri
Il Conventino Monteciccardo
Colonnara Soc. Coop. Agricola
Az. Agrobiologica San Giovanni
Cantine Moroder
Terre di San Ginesio
Santa Barbara
Luca Cimarelli Staffolo
Cantina Di Sante
Roberto Lucarelli
Bruscia
Fattoria Villa Ligi
Az. Agr. Mariotti Cesare
Terracruda
Fattoria Mancini
Selvagrossa
Az. Agr. Mencaroni Federico
Cantina Santi Giacomo e Filippo
Vigna della Cava
Il Gelsomoro
Cantina Mezzanotte
Az. Agr. Claudio Morelli
Soc. Agr. Ciù Ciù
Az. Agr. Mazzola
Fattoria San Lorenzo
Agri La Fonte
Piantate Lunghe
La Lepre e La Luna
Cantina Rovelli
La Torre del Nano
Podere sul Lago
Tenuta Ca’ Sciampagne
Serenelli
Cantina Colleminò
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