giovedì 14 marzo 2024

Bilancio della 32ª edizione di Tipicità Festival a Fermo

La manifestazione passa in archivio con lo sguardo rivolto all’Expo 2025 di Osaka.
Tipicità Festival chiude col botto, annuncia le date 2025 e lancia il Grand Tour delle Marche.
Ospiti da Cina, Emirati Arabi Uniti, Francia, Gambia, Germania, Giappone, Norvegia, Sud Africa, Ucraina.
Chiusi i padiglioni del Fermo Forum con grande successo di pubblico e social, Tipicità e Comune di Fermo tracciano le traiettorie future ed annunciano che nel 2025 Tipicità Festival si svolgerà dall’8 al 10 marzo, giusto in tempo per volare in Giappone dove, dal 13 aprile al 13 ottobre 2025 ad Osaka, si terrà l’Expo Universale.
Proprio nei giorni della manifestazione marchigiana sono state delineate le linee della partecipazione italiana ad Expo 2025 Osaka dall’Ambasciatore Mario Vattani e dall’Assessore marchigiano Andrea Maria Antonini, rispettivamente Commissario Generale per l’Italia e Coordinatore delle regioni italiane.
Intanto, nell’ultima giornata del Festival è stata lanciata ufficialmente, insieme ad ANCI Marche, la volata verso l’11ª edizione del Grand Tour delle Marche che quest’anno si attesterà intorno ai trenta eventi organizzati tra giugno e dicembre in altrettante località della regione.
Secondo Paolo Calcinaro, Sindaco di Fermo “usciamo da questa edizione con la consapevolezza che Tipicità sta cambiando volto. In questi anni abbiamo lavorato intorno ad un Festival in grado di uscire da Fermo, ed anche dalle Marche, per proiettarsi in Italia e nel mondo. Questo approccio ci ha portato a sviluppare relazioni e collaborazioni importanti che oggi riportano sul territorio i risultati, con tante persone che da altre zone vengono qui a trovarci.”.
Angelo Serri, direttore di Tipicità, sottolinea che “ciò che ha contraddistinto questa edizione è la qualità, a tutti i livelli. I numeri sono importanti e, fortunatamente, sono al di sopra delle aspettative, ma ciò che è stato evidente in questa edizione è l’alto livello generale, riscontrato particolarmente nel notevole pregio degli eventi del palinsesto, nelle proposte degli espositori e nella presenza qualificata di altre comunità italiane ed internazionali”.
Quasi diecimila persone al Fermo Forum, nei tre giorni della manifestazione, tra visitatori, stampa, operatori ed espositori, con ospiti anche da Cina, Giappone, Emirati Arabi Uniti, Gambia, Germania, Francia, Norvegia, Sud Africa, Ucraina, oltre che da altre dieci regioni italiane.
Sono stati più di centocinquanta gli espositori ed oltre 180 gli eventi proposti in padiglione, con una moltitudine di volti noti ed esperti di fama internazionale impegnati nei vari settori d’interesse dalla manifestazione.
Trentasette i partner ufficiali che hanno supportato l’edizione 2024 insieme alla collaborazione di ben quaranta tra associazioni professionali, di categoria ed altri sodalizi.
I numeri dell’edizione 2024 consolidano la soddisfazione del nutrito pool organizzativo, capeggiato dal Comune di Fermo in collaborazione con Regione Marche, Camera di Commercio delle Marche ed ANCI Marche, insieme all’Unione Montana Catria e Nerone ed ai Comuni di Ascoli Piceno, Porto Recanati, Porto San Giorgio, Sant’Elpidio a Mare e Senigallia.
Fondamentale l’apporto delle tre Università di Camerino, Macerata e della Politecnica delle Marche di Ancona, insieme al partner progettuale Banco Marchigiano.
Ben due i Ministeri che hanno patrocinato questa edizione, quello del Turismo e quello dell’Agricoltura, insieme al Commissariato per la Ricostruzione Sisma 2016 ed al Consiglio Regionale delle Marche, quest’ultimo per la mostra dedicata agli artisti contemporanei della regione.
Tipicità Festival 2024
You Tube channel:

venerdì 8 marzo 2024

Vinitaly Design Award or International Packaging Competition

International Packaging Competition diventa Vinitaly Design Award.
Per la 28^ edizione del premio, nuova identità nel segno dell'evoluzione dell'immagine per le aziende del settore.
I vincitori delle 15 categorie e gli 11 premi speciali, svelati sabato 13 aprile 2024 presso il Teatro Ristori di Verona.
Verona, 8 marzo 2024- L’International Packaging Competition si rinnova e per la sua 28^ edizione diventa Vinitaly Design Award.
Non solo un cambio di look, ma una evoluzione identitaria a tutto campo, al passo con le tendenze che, da quest’anno, prende forma nel rebranding strategico dello storico concorso di Veronafiere dedicato al packaging di vini, distillati, liquori, birra e olio extra vergine di oliva.
Tra le novità del nuovo Vinitaly Design Award, le cui iscrizioni chiuderanno il prossimo 24 marzo, l’ampliamento della platea dei potenziali partecipanti.
Da quest’anno infatti, il concorso apre le porte anche alle agenzie pubblicitarie e ai designer oltre alle aziende produttrici, che potranno candidare i propri prodotti nelle 15 categorie del concorso (4 in più rispetto al precedente regolamento): White wines; Red wines; Rose wines; Sparkling wines; Fine wines; Aromatized wine–based cocktail; Liqueur wines; Series; Limited edition; Private label; Secondary pack; Clear spirits; Dark spirits; Extra virgin olive oil; Beer.
Per ogni singola categoria saranno assegnati 4 trofei Vinitaly Design Award: Black, Gold, Silver e Bronze.
A valutare e giudicare i progetti dalla bottiglia alla chiusura, dalla capsula all’etichetta e controetichetta, fino a sigilli e all’imballo secondario, sarà una giuria composta da 20 esperti (5 per il Comitato tecnico scientifico e ulteriori 15 giurati specializzati nelle varie discipline) guidati dal direttore artistico di Vinitaly Design Award, Mario Di Paolo (studio Spazio Di Paolo), ritenuto un trend setter internazionale del packaging enologico.
Nella nuova formulazione del concorso, aumenta anche l’elenco dei premi speciali (da 6 a 11), secondo le linee di sviluppo del packaging, sempre più strumento di marketing, di immagine e comunicazione del brand aziendale.
Rientrano in questa lista i “Best”: in show; agency of the year; people choice; innovation; label Gdo; closures; use of paper; coordinated image; use of color; excellence in embellishment.   
I vincitori del 28° Vinitaly Design Award saranno svelati e proclamati sabato 13 aprile nel corso dell’evento di gala dedicato con consegna dei trofei, presso il Teatro Ristori di Verona.
Da quest’anno Vinitaly Design Award si fregia della collaborazione di partner di eccellenza nel packaging e nel design: Fedrigoni, Estal, Luxoro, Amorim, Pozzoli, Sanfaustino, Atiu, Crealis, F.lli Magro, Relegno, Project Accessori.
contactdesignaward@vinitaly.it
Giuria Vinitaly Design Award
Comitato tecnico scientifico: Mario Di Paolo (founder e direttore creativo Spazio Di Paolo), Luca Fois (creative advisor e docente a contratto Politecnico di Milano); Chiara Tomasi (designer e paper label specialist); Paolo Brogioni (direttore Assoenologi), Jana Kokrhanek (president Luxoro).
Giuria arte e design: Francesco Morace, Juan Mantilla, Simonetta Doni, Dario Frattaruolo, Andrea Basile, Francesco Voltolina, Mario Airò, Stefano Torregrossa, Antonio Aricò, Giulio Iacchetti, Leila Salimbeni, Papi Frigerio, Giuseppe Stampone, Manuel Tavano, Francesco Franchi.

giovedì 1 febbraio 2024

Birra artigianale e birra agricola o agrobirra, definizioni

Info di base delle due definizioni
Definizione "Birra Artigianale".
Da collegato agricolo approvato in Parlamento nel 2016.
All’articolo 2 della legge 16 agosto 1962, dopo il comma 4 è aggiunto il seguente 4bis: "Si definisce birra artigianale la birra prodotta da piccoli birrifici indipendenti e non sottoposta, durante la fase di produzione, a processi di pastorizzazione e microfiltrazione. Ai fini del presente comma si intende per piccolo birrificio indipendente un birrificio che sia legalmente ed economicamente indipendente da qualsiasi altro birrificio, che utilizzi impianti fisicamente distinti da quelli di qualsiasi altro birrificio, che non operi sotto licenza e la cui produzione annua non superi i 200mila ettolitri, includendo in questo quantitativo le quantità di prodotto per conto terzi".
Sono quindi tre le condizioni necessarie per etichettare "birra artigianale": volumi produttivi compresi entro i limiti previsti, assenza di pastorizzazione e microfiltrazione nei processi produttivi, indipendenza legale produttiva ed economica da altri birrifici.
"Birra Agricola o Agrobirra"
La maltazione, cioè la trasformazione del cereale in malto, è procedura complessa, di solito non alla portata di piccole aziende agricole che coltivino orzo e intendano pure produrre birra, inoltre la normativa prevede che per accedere all'agevolato regime fiscale agricolo, la fase di maltazione debba avvenire all'interno dell'azienda oppure in alternativa, presso una struttura consorziale o cooperativa di cui si sia soci.
Per consentire agli agricoltori di trasformare il cereale in malto e per dare loro accesso all'agevolato regime fiscale agricolo, fu costituito nel 2003 in regione Marche il Cobi (Consorzio Italiano Produttori Orzo e Birra), al fine di riunire sotto un unico marchio tutti quegli agricoltori che, oltre a coltivare l’orzo, producono con questo cereale anche la birra artigianale.
L'attività del Consorzio è quindi principalmente volta a risolvere le criticità legate alla fase di maltazione, acquisendo l'orzo dei conferitori e trasformandolo in malto di prima qualità.
Grazie alla costruzione di un proprio maltificio in frazione Paterno ad Ancona, oggi tutti gli 81 soci del Cobi, appartenenti a diverse regioni italiane, possono produrre birra con il proprio orzo o con gli altri cereali da essi coltivati.
Il maltificio seleziona, fra i cereali consegnati dagli agricoltori, quelli maggiormente adatti alla maltazione; una volta ottenuto il malto, questo viene nuovamente suddiviso fra gli agricoltori, che ritirano le quantità necessarie alla produzione della propria birra.
Le birre prodotte in questo modo, sotto il marchio del Cobi, sono quindi il frutto del trattamento di materie prime di qualità, senza l’aggiunta di additivi chimici o cereali di seconda scelta; proprio per questo motivo, le cosiddette birre agricole, non pastorizzate, conservano tutte le qualità organolettiche e nutrizionali originali.
Consorzio Italiano Produttori dell’Orzo e della Birra
contacts:
via Tiziano 11, 60125 Ancona
frazione Paterno 256, Ancona, Italy
335 679 9685
cobi@birragricola.it
https://www.cobibirragricola.com/

mercoledì 24 gennaio 2024

Birraio dell'Anno 2023 a cura di Fermento Birra, i vincitori

Birraio dell'Anno 2023: vince Enrico Ciani di Birra dell'Eremo
La quindicesima edizione del premio organizzato da Fermento Birra che ogni anno riconosce il miglior produttore italiano di birra dell'anno appena passato, ha visto incoronare Enrico Ciani, birraio degli impianti di Birra dell’Eremo, situato a Capodacqua, frazione di Assisi in provincia di Perugia.
Siamo sulle prime pendici del monte Subasio, dove tra storia e spiritualità, nel 2012 si manifesta la vocazione per la birra artigianale di Enrico Ciani e Geltrude Salvatori Franchi, che affianca il marito occupandosi del lato commerciale.
Oggi il team si è allargato rispetto agli esordi, il tasso tecnologico è cresciuto, così come le dimensioni che raggiungono i 4000 ettolitri con una sala cotte da 15 ettolitri.
La gamma è ampia, articolata e annovera pressoché tutte le principali tendenze stilistiche, da quelle facenti capo alle scuole brassicole tradizionali, con birre più inquadrabili, fino a prodotti creativi, realizzati con ingredienti inusuali o con fermenti non convenzionali, alcuni dei quali preparati in colture dedicate e di proprietà del birrificio umbro.
Enrico nel tempo si è dimostrato un produttore eclettico, curioso e insaziabile nel ricercare nuove ispirazioni: partito stilisticamente dall’Inghilterra e dal Belgio con le prime bottiglie come la golden ale Nobile, la blanche Saggia o la tripel Fuoco, si è poi diretto con sicurezza verso le latitudini statunitensi dove ha realizzato esplosive e nitide declinazioni di IPA come la tropicaleggiante Tuca, succosissima NEIPA, o le profumatissime DDH Fiji e Yaki.
Un viaggio brassicolo proseguito nel quadrante tedesco con compagne di bevute come la Zoe, pils, e Blaz, keller, e approdato al mondo delle acide grazie soprattutto alla citata ricerca sui lieviti, che ha dato vita ad esempio alla Ma2, una sour gentile e accattivante prodotta con aggiunta di passion fruit.
Un premio che sicuramente è andato a riconoscere anche il lavoro in cantina di Enrico, che negli anni ha realizzato prodotti che prevedono il passaggio in botte e che non disdegnano neanche l’uva come ingrediente in più.
Birre pensate come due mondi che si incontrano: nasce così la Genesi, prodotta con il metodo champenoise e mosto di uve verdicchio.
Un’idea che affonda le radici nel suo passato, quando ogni domenica prima di pranzo ammirava suo padre aprire à la volée una delle innumerevoli prove autoprodotte di spumante: in altre parole la “genesi” della sua avventura come birraio.
Birre poi affiancate da altre creazioni come la Selva e la sorella Selva Sour realizzate entrambe con il 30% di mosto di Sauvignon Blanc, ma fermentate la prima con un un blend di saccharomyces utilizzati solitamente nel vino e la seconda in botte con un metodo spontaneo.
Un birraio umile, capace e silenzioso che per natura non ama i riflettori puntati: ma anche oggi è un giorno di flash, un altro importante riconoscimento deve trovare posto nella bacheca di Birra dell’Eremo.
CLASSIFICA BIRRAIO DELL’ANNO 2023
1° Enrico Ciani del birrificio Birra dell’Eremo di Assisi (PG)
2° Marco Valeriani del birrificio Alder di Seregno (MB)
3° Giovanni Faenza del birrificio Ritual Lab di Formello (RM)
4° Matteo Pomposini e Cecilia Scisciani del birrificio MC77 di Serrapetrona (MC)
5° Luca Dalla Torre del birrificio Bondai di Sutrio (UD)
6° Pietro di Pilato del birrificio Brewfist di Codogno (LO)
7° Emanuele Longo del Birrificio Lariano di Sirone (LC)
8° Luigi Recchiuti del birrificio Opperbacco di Notaresco (TE)
9° Samuele Cesaroni del birrificio Brasseria della Fonte di Pienza (SI)
10° Conor Gallagher Deeks del birrificio Hilltop di Bassano Romano (VT)
11° Agostino Arioli del Birrificio Italiano di Limido Comasco (CO)
12° Marco Raffaeli del birrificio Mukkeller di Porto Sant’Elpidio (FM)
13° Luca Tassinati del Birrificio Liquida di Ostellato (FE)
14° Alessio Selvaggio del birrificio Croce di Malto di Trecate (NO)
15° Josif Vezzoli del birrificio Birra Elvo di Graglia (BI)
16° Mirko Giorgi del birrificio Shire di Pomezia (RM)
17° Flaviano Brandi del birrificio Bibibir di Castellalto (TE)
18° Fabio Brocca del Birrificio Lambrate di Milano
19° Luigi D’Amelio del birrificio Extraomnes di Marnate (VA)
20° Vincenzo Follino del birrificio Bonavena Brewing di Faicchio (BN)
Birraio Emergente: il titolo va a Mattia Bonardi di Nama Brewing
Il premio di miglior emergente viene alzato da Mattia Bonardi del birrificio Nama Brewing di Treviglio, in provincia di Bergamo.
Mattia non è certo una sorpresa per chi conosce il mondo della birra artigianale considerato il suo passato da homebrewer seguito da una lunga esperienza da birraio professionista in importanti realtà del panorama straniero e nostrano, su tutte i nove anni trascorsi nella sala cotta del milanese Lambrate.
Di fatto però alla guida di un birrificio ci si accomoda solo nel 2022: Nama, artigianale in lingua giapponese, produce birre che hanno riscontrato immediatamente il favore del pubblico e degli addetti ai lavori, per la loro capacità di stupire all’olfatto con profumi nitidi e al contempo per un equilibrio gustativo ben calibrato, a garantire massima scorrevolezza nel confronto diretto con la pinta.
Le referenze in carta sono principalmente lager di tradizione tedesca e birre luppolate d’ispirazione americana. 
Dal paniere della casa si possono ad esempio pescare la Nebula, una modern IPA caratterizzata da una decisa luppolatura e dalla tipica torbidità delle new england, la brillante e decisa american IPA Liquid Sky, la dissetante pilsner Tacheles, la maltata doppelbock Frontiera o ancora la possente Imperial Stout Mr Loverman con aggiunta di caffè.
Un birrificio in rampa di lancio come attestano gli ettolitri prodotti che hanno toccato già quota 1000. Sicuramente un birraio e un marchio di cui sentiremo ancora parlare.
CLASSIFICA BIRRAIO EMERGENTE
1° Mattia Bonardi del birrificio Nama Brewing di Treviglio (BG)
2° Stefano Balestra del birrificio Humus di Ancarano (TE)
3° Aris Di Marco del birrificio Zona Mosto di Rho (MI).
https://www.birraiodellanno.it/

martedì 16 gennaio 2024

I Giorni della Merla 2024, Maria Pia Castelli winery

❄️I freddi giorni a cavallo tra fine gennaio e inizi febbraio, noti come i Giorni della Merla, sono quelli in cui l'Azienda Agricola Maria Pia Castelli di Monte Urano (Fm) apre le porte a chi desidera portare a casa il suo vino rosso sfuso di qualità.
👉🏻L'appuntamento è per il 3 e 4 febbraio per la quindicesima edizione dell'evento "I Giorni della Merla".
🍷Come di consueto, saranno presenti ospiti speciali con i loro prodotti tipici di altissima qualità che potrete acquistare.
☎️ Per prenotare il vino rosso sfuso e non rimanere a becco asciutto:
3406479660 ☎️
3333406711 ☎️
P.S. per chi ne ha la possibilità, può portare i propri contenitori qualche giorno prima.
❄️In the cold days around late January and early February, known as the Days of the Blackbird, it's the moment when we open our doors to those who wish to take home our bulk red wine.
👉🏻 We look forward to welcoming you on February 3rd and 4th for the fifteenth edition of the Days of the Blackbird, finally back in person after 3 years!!!
🍷 As usual, you'll find two special guests with their top-quality products available for purchase!!! Follow us to discover who they are!!
☎️HURRY TO BOOK TO SECURE YOUR BULK WINE AND AVOID BEING LEFT EMPTY-HANDED.
P.S. For those who have the opportunity, you can bring your own containers a few days earlier.
3406479660 ☎️
3333406711 ☎️
Azienda Agricola Maria Pia Castelli
Via Sant'Isidoro 22
63813 Monte Urano (Fm)
info@mariapiacastelli.it
https://www.mariapiacastelli.it/
(+39) 0734 841774

domenica 7 gennaio 2024

Birraio dell'Anno 2023 programma, Fermento Birra

Birraio dell'Anno sta arrivando.
Al Tuscany Hall di Firenze dal 20 al 21 gennaio è tempo di Birraio dell’Anno, il premio nazionale che da 15 anni riconosce il miglior produttore di birra italiana; nei due giorni l'evento coinvolgerà oltre 50 birrifici italiani dando vita a un appuntamento unico con birrai, publican e appassionati chiamati a celebrare la buona birra artigianale italiana.
Quali birrifici saranno protagonisti?
Sabato 20 gennaio (2 sessioni con orario 12-17 e 19-24) la formula prevede l'acquisto del Beer Pass con l’assaggio senza limiti delle birre prodotte dai 20 birrifici candidati al premio Birraio dell’Anno e dei 3 produttori candidati al premio Birraio Emergente.
Presente anche il corner “Born to be Wild” dedicato alle birre wild e sour italiane.
Acquisto Beer Pass: https://www.fermentobirra.com/prodotto/beer-pass-per-birraio-dellanno/
Per partecipare sabato 20 gennaio sarà necessario acquistare il Beer Pass specifico di una sessione (l'acquisto dà diritto all'ingresso ridotto a 5 euro, anziché 10).
Una volta che i beerpass venduti online saranno esauriti non sarà più possibile partecipare nella giornata di sabato.
Una formula esclusiva, con un numero di ingressi contingentato per il massimo comfort e assenza di file, che garantirà agli appassionati una selezione di birre incredibile, spillate dagli stessi birrai, con la possibilità di scegliere liberamente tra 100 differenti etichette senza pensare al pagamento.
Sul palco del teatro si alterneranno degustazioni gratuite con esperti e birrai.
Sarà allestito uno spazio con sedute e tavoli per il consumo.
Compreso nell'ingresso: bicchiere in vetro serigrafato (possibilità di scelta tra due modelli differenti), tracollina portabicchiere, bottiglia da 0,5l di acqua e guardaroba (fino a esaurimento posti).
Domenica 21 gennaio (con orario 12-20) alle spine sarà presente una selezione di birre realizzate dai primi 50 birrifici secondo la classifica del premio Birraio dell’Anno arricchita da alcuni prodotti firmati dai 3 birrai emergenti.
Per avere la certezza di partecipare si consiglia l'acquisto dello Starter Pack (la scorsa edizione fu sold-out).
Acquisto Starter Pack: https://www.fermentobirra.com/prodotto/starter-pack-per-birraio-dell-anno/
La domenica 21 gennaio invece la formula prevede l’acquisto delle birre tramite gettoni e ingresso previo pagamento di un biglietto.
Tutte le birre potranno essere provate acquistando i gettoni alle casse.
Chi vuole avere la certezza di entrare dovrà acquistare lo Starter Pack (16 euro in gettoni da utilizzare per l'acquisto delle birre) che darà anche diritto anche al biglietto d’ingresso scontato (5 euro anziché 10 euro).
Assicurati l'ingresso acquistando lo Starter Pack: una volta ultimati non sarà più possibile accedere la domenica all'evento.
Vivi la premiazione con noi.
Le premiazioni del Birraio Emergente e del Birraio dell’Anno saranno celebrate sul palco del teatro domenica 21 gennaio a partire dalle ore 16 (diretta facebook sulla pagina del Birraio dell’Anno).
Lista birre sabato 20 gennaio 2024:
https://www.birraiodellanno.it/le-birre-presenti-birraio-dellanno/le-birre-di-sabato/
Lista birre domenica 21 gennaio 2024:
https://www.birraiodellanno.it/le-birre-presenti-birraio-dellanno/le-birre-di-domenica/
Evento organizzato da Fermento Birra.
Info:
https://www.birraiodellanno.it/
Sede:
Tuscany Hall
via Fabrizio de André, angolo Lungarno Aldo Moro, 3
50136 Firenze
i vincitori

mercoledì 3 gennaio 2024

Festa del torrone a Camerino

La città universitaria celebra la sua tipica specialità gastronomica.
Festa del Torrone a Camerino.
Ritorna il tradizionale appuntamento del giorno dell’Epifania.
Camerino, nobile Città Ducale, va giustamente orgogliosa del suo torrone, un’esclusiva specialità a base di mandorle e miele che affonda le proprie origini in un passato remoto: la prima testimonianza documentale nella quale nelle Marche si utilizza il termine torrone, riferito al dolce natalizio così come s’intende ai nostri giorni, è datata 1793, come risulta da un atto depositato presso il notaio camerte Stefano Ricci.
Comunque, è convinzione diffusa che, aldilà dell’ufficialità, il torrone camerinese sia nato molto tempo prima, dato che è talmente radicato nella tradizione popolare del territorio che, nel periodo natalizio, veniva preparato in ogni casa.
Con questa sua tipicità, che gode del marchio De.C.O., nel 2006, 2009 e 2014 Camerino è entrata nel mitico “Guinnes dei Primati” con “il Torrone più lungo del mondo”.
Da ben 22 anni, infatti, nel giorno dell’Epifania il calendario degli appuntamenti del Natale camerte si chiude con la Festa del Torrone che, fino al 2016, s’incentrava sull’approntamento di un lunghissimo nastro goloso, un maxitorrone prodotto artigianalmente da “Casa Francucci”, che si sviluppava nelle vie del centro storico.
Una volta misurato e registratane la lunghezza, veniva porzionato ed offerto in degustazione ad una moltitudine di ghiottoni accorsi da ogni dove.
Dopo i tristemente noti eventi sismici, attualmente la manifestazione si tiene invece negli spazi del “Sottocorte Village”, un nuovo quartiere animato da gran parte della vita che prima si svolgeva in centro.
Il programma dell’iniziativa, organizzata dall’Amministrazione comunale di Camerino (Mc) in collaborazione con la locale Pro Loco, quest’anno prevede tanti altri eventi legati alle festività natalizie, tra i quali: spettacoli musicali, l’arrivo della Befana, il concerto dell'Epifania della Banda Città di Camerino e la parata visionaria itinerante dei “Wonderwalkers”, due sorprendenti creature mistiche impegnate in un’esibizione caratterizzata da straordinari effetti realizzati con bolle di sapone.
La Festa del Torrone richiama a Camerino frotte di turisti invogliati dalla possibilità di degustare un prodotto ancor oggi realizzato con la segretissima originaria ricetta.
Peraltro, il torrone camerinese è stato molto apprezzato anche in occasione di eventi promozionali organizzati fuori dal territorio ai quali ha partecipato il Comune di Camerino, come la BIT di Milano, Tipicità Festival a Fermo ed Exploring Bandiere Arancioni al Castello Sforzesco di Milano.
Con la Festa del Torrone, Camerino è sede della tappa conclusiva del Grand Tour delle Marche 2023, il circuito di eventi promosso da Tipicità ed ANCI Marche.
Info e programma: su www.tipicitaexperience.it

venerdì 29 dicembre 2023

Presepio vivente a Piobbico

Nel pittoresco borgo medioevale delle Alte Marche il 5 gennaio va in scena la 27ª edizione del tradizionale evento.
A Piobbico ritorna la suggestione del Presepio vivente.
Un'esperienza unica, con una lunga storia alle spalle.
A Piobbico (PU), suggestivo centro medioevale delle Alte Marche adagiato alle pendici del Monte Nerone e dominato dalla maestosa mole del rinascimentale Castello Brancaleoni, nel periodo natalizio si perpetua il rito della Sacra Rievocazione della Natività, un tradizionale presepe vivente con una lunga storia alle spalle.
Infatti, la sua origine scaturisce da un’approfondita ricerca effettuata negli anni ’90 del secolo scorso dalla locale Scuola Media, con la quale ci si prefiggeva di realizzare, nel modo più fedele possibile, la ricostruzione storica della narrazione della nascita di Gesù.
Venerdì 5 gennaio, dalle 19:30 alle 22:00, le cantine, gli androni, le piazzette e le suggestive stradine lastricate del borgo si popolano all’improvviso di figure che, come per incanto, sembrano uscite da un fantastico racconto risalente a più di duemila anni fa.
Pastori, falegnami, fabbri, osti, tessitori, cardatori e filatori di lana, fornai, mercanti, sacerdoti e personaggi mistici, animano i diversi ambienti illuminati dalla fioca e tremolante luce dei fuochi e delle torce.
Sono gli abitanti di Piobbico che, con grande entusiasmo, vestono i panni di personaggi ormai dimenticati dal tempo.
Il Presepe vivente di Piobbico è un’esperienza veramente unica.
Con il sottofondo di piacevoli motivi musicali, dall’ingresso del centro storico si penetra all’interno di un fiabesco ambiente animato da più di cento figuranti.
Il percorso, che giunge fino al castello, si articola in ben 23 quadri storici allestiti fedelmente in ogni particolare: dalle scene di vita della corte di Erode all’antica scuola, dal campo dei soldati romani ai vecchi mestieri.
Un intero piazzale, inoltre, ospiterà i classici animali tipici del presepe.
Nella notte invernale la realtà si disperde, sfumando in un passato remoto: con le sue caratteristiche case in pietra, Piobbico si presenta come un luogo in cui l'atmosfera del Natale non finisce mai.
L’iniziativa, organizzata dal Comune di Piobbico con il supporto della locale Pro Loco, è sede di tappa del Grand Tour delle Marche 2023, il circuito di eventi promosso da Tipicità ed ANCI Marche.
Ingresso: adulti € 5, bambini gratis.
Info e programma: su www.tipicitaexperience.it e sulla pagina Facebook Presepe Vivente di Piobbico.

martedì 19 dicembre 2023

Tipicità Festival 2024, Fermo Forum

La 32a edizione al Fermo Forum nei giorni 9, 10 ed 11 marzo.
Tipicità Festival, il territorio al centro, con lo slogan “Armonia di sapori e territori”.
“Armonia di sapori e territori” questo lo slogan della 32ª edizione di Tipicità Festival, programmata a Fermo nei giorni 9-10-11 marzo, che delinea un nuovo punto di partenza per una manifestazione che, con sempre maggior energia, si pone l’obiettivo di dar vita ad un racconto organico per rispondere alla domanda: “che cosa rappresenta la “tipicità” oggi?”.
L’iniziativa, allestita in diecimila metri quadrati di percorso del padiglione espositivo di Fermo Forum, compie un ulteriore salto di qualità, confermandosi appuntamento multitarget capace di coinvolgere molteplici profili: produttori e consumatori in primis, poi turisti, food trotters, wine lovers, gourmet, giornalisti ed accademici.
L’aftermath del covid ci ha posto dinanzi ad un significativo cambio nelle modalità di consumo del prodotto e di fruizione del territorio.
Già lo scorso anno Tipicità Festival ha evoluto la sua formula lasciando centralità al racconto, facendo uscire le storie dagli stand per dar vita ad un’esperienza corale, ad un grande mosaico di conoscenze capace di trascinare espositori e visitatori in un percorso esperienziale partecipato.
L’enogastronomia si apre per raccontare le grandi tradizioni e le nuove tendenze capaci di disegnare la tipicità di oggi e di domani.
Quante tradizioni si stanno affacciando sulla scena?
Quali prodotti nascono dalle idee delle nuove generazioni e come questi nuovi concept stanno cambiando il significato stesso del termine tipicità?
Ma Tipicità Festival è anche un’esperienza di viaggio, una grande collezione di modi nuovi e antichi che permettono al viaggiatore di arrivare al cuore delle comunità locali e vivere il territorio.
Il “tuffo nei localismi” sarà al centro del rinnovato format offerto dal percorso espositivo di “Tipicità experience” che, aprendosi ad esperienze di viaggio e di gusto del Belpaese, mira a restituire tutti i colori della tipicità d’Italia.
Col percorso espositivo Autocthon si dà voce alla biodiversità, a tutto quel panorama di produzioni legate indissolubilmente al territorio, altrettante perle di unicità che, dalla vigna all’ulivo passando per i grani antichi, portano alla scoperta delle gemme nascoste nelle nicchie biodiverse del nostro stupendo Paese.
Torna il Mercatino, con tutti i suoi contenuti valoriali, capace di innescare intense emozioni, ormai sopite o del tutto dimenticate, come il ritorno alla piazza, il clima di festa, le sfumature folkloristiche, il ricordo del mercato rionale con i profumi che si fondono in un unico odore caratteristico ed inconfondibile, il chiacchiericcio e la confusione come piacevole colonna sonora e, infine, l’incontro con il produttore che, con malcelato orgoglio, narra le sue creazioni.
Il programma prevede oltre cento coinvolgenti eventi: non solo tavole rotonde, talk show e convegni destinati ad affrontare le tematiche al centro del presente e a scansionare le grandi incognite del futuro, ma anche la partecipazione di realtà ospiti provenienti da altre regioni italiane e dall’estero.
Il centro del padiglione sarà dominato dal racconto del territorio, mentre l’esperienza enogastronomica tornerà ad essere protagonista nel “Teatro dell’esperienza”, nel quale le destinazioni turistiche si trasformano in spettacoli del gusto capaci di stimolare i sensi.
In questo contesto gli chef diventano ambasciatori delle proprie terre e si affiancano ad artigiani, guide escursionistiche, narratori del territorio e a tutti coloro che rendono unica l’esperienza di viaggio.
Nella nuova “Cantinetta”, spazio alle degustazioni di vino per esperti, curiosi, wannabe che, come nella migliore tradizione italiana della cantina intesa come fucina di idee, accoglierà e renderà protagonisti i personaggi appartenenti a questo ambiente: vignaioli, olivicoltori, agricoltori custodi di specie dimenticate, produttori di conserve, salumi e formaggi che celebrano la diversità dei nostri territori.
Si ripropongono due aree da sempre distintive della manifestazione: l’Accademia, arena show per grandi chef, e “Lievito & fermento”, uno spazio dedicato ad un distretto in vivace evoluzione, colorato speaker corner dove si racconta il mondo dei grani antichi, delle tecniche innovative, dei lieviti madre, delle farine, delle magie del forno e di tutto ciò che richiede tempo e pazienza per essere assaporato e valutato nei giusti modi.
L’obiettivo si allarga ancora, accogliendo esperienze che raccontano la tipicità di oggi in Italia, analizzandola e restituendola in tutte quelle sue più esclusive tonalità che ne fanno un patrimonio veramente unico, giusto orgoglio del nostro “Stivale”.
Tipicità Festival è organizzata dal Comune di Fermo in collaborazione con un nutrito pool di partner comprendente Atenei, aziende, entità territoriali e con il supporto del project partner Banco Marchigiano.
Info:
www.tipicita.it
tel.: 333.4167529
email: segreteria@tipicita.it
post correlato
Bilancio 32^ Edizione:

venerdì 1 dicembre 2023

Le Terre del Tartufo 2023, Pieve Torina

A Pieve Torina, in provincia di Macerata, un evento dedicato al pregiato fungo ipogèo.
Le Terre del Tartufo nella Marca di Camerino.
La seconda edizione il 9 e 10 dicembre.
Il 9 e 10 dicembre a Pieve Torina, nell’Alto Maceratese, l’Unione Montana della Marca di Camerino propone la seconda edizione de Le Terre del Tartufo, una manifestazione organizzata per promuovere il pregiato tubero insieme alle altre eccellenze delle aree interne.
Il programma.
Il Palasport di Pieve Torina è il baricentro dell’iniziativa che si svolge anche nel territorio circostante, con tanti eventi curiosi e golosi e con la partecipazione di volti noti.
Si comincia sabato mattina con “Natura, emozioni e mattoncini”, innovativo laboratorio di educazione divertente a cura di Mind4Children.
Alle 11:00 è in programma l’Agorà di apertura, condotto da Monica Caradonna di RAI Linea Verde Life, che si concluderà con una degustazione dei prodotti della montagna in compagnia dei produttori.
Alle 15:00 apertura del “Mercatino del tartufo e delle tipicità di montagna”, affiancato da una serie di degustazioni narrate dedicate al tartufo in abbinamento ai vini d’altura, al pescato dell’Adriatico ed ai cocktail d’autore.
Domenica mattina merenda solidale nel bosco e bagno di foresta lungo il sentiero delle acque, mentre nel pomeriggio incontri gustosi con Alba e San Miniato ed un’esilarante performance del “Doppiatore Marchigiano” alle prese con la Marca di Camerino.
Il Paniere di Natale.
Nell’ambito dell’edizione 2023 de “Le Terre del Tartufo” sarà possibile scegliere ed acquistare deliziose prelibatezze per realizzare doni “gourmet”.
Tra i banchi del mercatino, allestito all’interno del Palasport di Pieve Torina, non solo tartufo nero, ma anche formaggi pecorini, salumi, primo fra tutti il rinomato “Ciauscolo”, il celeberrimo Mistrà Varnelli, lo zafferano dei Sibillini, il pregiato miele delle aree interne, le fragranti cresce ed i prodotti da forno della montagna, i vini del territorio, il Gin di Camerino ed anche prodotti di bellezza a base di latte di capra.
Il mercatino chiude alle 20:00.
Il temporary restaurant.
È la novità di questa edizione: aperto il sabato a cena e la domenica a pranzo, vedrà al centro dell’attenzione il tartufo della Marca di Camerino interpretato dallo chef Dino Casoni e dai suoi colleghi dell’Accademia di Tipicità che lo abbineranno a tante altre esclusive tipicità delle aree interne marchigiane.
Gli ospiti.
La Mostra Mercato Nazionale del Tartufo Bianco di San Miniato e la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d'Alba, due tra le più importanti manifestazioni del panorama nazionale, saranno ospiti speciali dell’evento marchigiano, realizzando un vero e proprio “asse del tartufo” che avrà anche un allettante epilogo con degustazioni guidate dalla sana contaminazione.
Per tutto il fine settimana i locali del territorio aderenti all’iniziativa offriranno proposte a tema dedicate al prezioso fungo ipogèo.
Tutte le informazioni sugli eventi in programma e l’elenco dei ristoranti aderenti, sul sito internet ufficiale www.terredeltartufo.it
“Le Terre del Tartufo” è un’iniziativa dell’Unione Montana Marca di Camerino, che comprende i comuni di: Camerino, Fiastra, Muccia, Pieve Torina, Serravalle di Chienti ed Ussita.
La manifestazione è sede di tappa del Grand Tour delle Marche, il circuito di eventi realizzato dall’organizzazione di Tipicità in collaborazione con ANCI Marche.

giovedì 16 novembre 2023

Le Vie di Bacco 2023, Ripatransone

Le Vie di Bacco 2023 - 28ª edizione dal 18 novembre al 17 dicembre.
Con l’autunno, Ripatransone (AP) torna ad essere percorsa sulle Vie di Bacco.🍇
Torna la manifestazione che celebra le eccellenze enogastronomiche di Ripatransone, Città del Vino e dell’Olio.
Dal 18 novembre al 17 dicembre 2023, seguite i percorsi del gusto attraverso un evento che da 28 anni esalta i sapori del territorio.
Nei ristoranti della Città, speciali menù degustazione abbinati ai migliori vini delle Cantine Ripane.
🍝Ogni ristorante offre un menù degustazione con un costo che varia da €30 a €35, nel costo del menù è compresa una bottiglia di vino ogni due persone.
Contatta i Ristoranti per prenotare:
Barone Rosso: 0735 9442 - 3408701971
La Piazzetta - Hotel&Resort "i Calanchi": 0735 90244
La Cascina dei Ciliegi: 0735 90606 - 3477301343
Colle Serrano: 0735 270760
La Contrada: 0735 90522 - 3475134333
Lu Cuccelò: 0735 99766 - 3483815186
Iervasciò: 0735 97936 - 333 774 2482
I menù degustazione:
 
 
 
 
Maggiori dettagli sul sito ufficiale della manifestazione
https://www.visitripatransone.it/2023/11/09/viedibacco2023/ 🍽

martedì 7 novembre 2023

Piano Infrastrutture Regione Marche 2032 e arretramento Autostrada A14

Cronaca ottobre 2023.
Sono quattro i princìpi ispiratori del Piano Marche 2032: Sostenibilità, Sicurezza, Inter-Multimodalità, Interconnessione da realizzare con il passaggio chiave dall’attuale struttura di collegamenti “a pettine” ad una “a maglia” con vantaggi sia per l’ambiente (abbattimenti di CO2 per una riduzione dei tempi di percorrenza), sia di omogeneità di sviluppo dei territori.
Così in estrema sintesi le scelte strategiche del Piano delle Infrastrutture, con una disponibilità di 4 miliardi di euro fino al 2032, appena adottato dalla Giunta Regionale e presentato oggi (25 ottobre 2023) dal presidente Francesco Acquaroli e dall’assessore alle Infrastrutture Francesco Baldelli in conferenza stampa alla quale erano presenti anche gli assessori all’Ambiente, Stefano Aguzzi e alla Cultura, Chiara Biondi.
Questo Piano infrastrutture è uno degli elementi caratterizzanti di questi tre anni di governo delle Marche – ha esordito il presidente Francesco Acquaroli – insieme alle riforme sull’organizzazione degli enti della sanità, alla nuova visione che orienta il piano sociosanitario e al nuovo approccio avviato con la legge urbanistica e del governo del territori. Un sostanziale cambio di passo e di visione della crescita infrastrutturale che vogliamo imprimere alla nostra regione. E lo abbiamo fatto affrontando tematiche fondamentali per garantire uno sviluppo socio-economico equilibrato e sostenibile in tutta la regione, con l’obiettivo di ritornare tra le regioni più dinamiche e in crescita. Quella delle infrastrutture è una tematica centrale e imprescindibile per guardare al futuro delle Marche nel breve e nel medio-lungo periodo: vie di collegamento pensate e realizzate per migliorare la qualità della vita dei cittadini, la competitività delle imprese e l’attrattività turistica di una regione piena di straordinarie bellezze da scoprire. Uno strumento indispensabile finanziato con un mix di fondi (risorse proprie regionali, fondi ministeriali fondi PNRR, fondi europei) - ha proseguito il Presidente - che ci permetteranno di intervenire trasversalmente sul territorio regionale. Il piano delle infrastrutture deriva da una approfondita azione di concertazione, è la testimonianza del nostro impegno a guardare al futuro di chi vive, lavora, studia nella nostra regione, un futuro che vogliamo sempre di più nel segno dello sviluppo ambientale, sociale ed economico”.
Marche 2032 è un contributo concreto al cambio di passo sulle infrastrutture - ha ribadito l’assessore Francesco Baldelli - che consideriamo a pieno titolo precondizione di sviluppo e autentico welfare sociale, ambientale ed economico.
Ha poi spiegato che, come i concetti chiave, quattro sono anche gli obiettivi fissati dal Piano Marche 2032: riconnettere Ancona alle Marche e le Marche all’Italia e all’Europa; costruire un nuovo Corridoio Europeo Ten-T diagonale che colleghi i Balcani e l’Oriente con la Penisola Iberica e l’Atlantico; creare una rete infrastrutturale “a maglia” su gomma e su ferro; realizzare infrastrutture moderne ed efficienti per garantire lo sviluppo sostenibile.
Gli investimenti in infrastrutture sono la più grande opportunità, non solo per ridurre le diseguaglianze territoriali - ha proseguito Baldelli - ma anche per creare nuova occupazione e frenare lo spopolamento, soprattutto della fascia subappenninica, offrire opportunità di sviluppo anche nelle aree medio-collinari e lungo la fascia costiera, oltre a valorizzare in Italia e nel mondo le eccellenze naturalistiche, culturali e imprenditoriali della nostra regione. Un Piano di grande portata, studiato e partecipato, che ha raccolto le esigenze dei territori e delle categorie e che mancava da 12 anni, da realizzare in tre step, da oggi fino al 2027, un altro step fino al 2032 e poi gli interventi che andranno oltre tale data.
Gli obiettivi
Il primo obiettivo è pensato per colmare quella carenza di collegamenti che ha pesato in maniera determinante sul declassamento, nel 2018, nella classificazione europea della nostra comunità regionale da regione sviluppata a regione in transizione. Obiettivo da raggiungere facendo leva sulla piattaforma logistica delle Marche, che deve diventare un’alternativa più vantaggiosa, dal punto di vista dei tempi di percorrenza e dei costi di trasporto, a quei traffici commerciali internazionali che oggi si dirigono verso le direttrici che comprendono i Porti del Nord Europa.
Il secondo obiettivo è strettamente legato al primo e va perseguito in stretta connessione. Infatti, la costruzione di un nuovo Corridoio Europeo Ten-T diagonale che colleghi, attraverso l’inter e multimodalità acqua-gomma-ferro, il porto di Ancona con i porti del Tirreno, Civitavecchia nel Lazio, Piombino e Livorno in Toscana, La Spezia in Liguria, è finalizzata ad incentivare i traffici merci e passeggeri da e verso l’Oriente e da e verso l’Atlantico. La collocazione strategica della nostra regione ne fa una vera e propria piattaforma logistica naturale e può valorizzare il ruolo di “porta sul mondo” del Porto di Ancona, nell’ambito della politica delle “Autostrade del Mare”.
Il terzo obiettivo riguarda il cambio di paradigma che stiamo imprimendo alla nostra rete infrastrutturale, con il passaggio da una conformazione “a pettine” ad una “a maglia”, sia su gomma sia su ferro. In particolare, su gomma l’intento è quello di far incrociare le quattro superstrade marchigiane, SS 4 Salaria, SS 77 e 76 (Quadrilatero) e l’E78 Fano-Grosseto (da completare), con le longitudinali rappresentate dall’A14 e dalla cosiddetta “Autostrada dei Territori Interni” (sistema pedemontano-intervallivo che si sviluppa, in parallelo all’A14, da Urbino ad Ascoli Piceno e che va completata). A questa “maglia” di strade si aggiunge quella di “ferro”, con l’Anello Ferroviario Ascoli-Porto d’Ascoli-Civitanova Marche-Fabriano, che questo Piano prevede, in prospettiva, prosegua verso Urbino, attraversando Pergola lungo la tratta della Subappennina Italica riattivata nel 2021 a fini turistici, ricongiungendosi poi a Fano con la Ferrovia Adriatica. Un anello da agganciare sempre di più anche alla diagonale Orte-Falconara, oggi in piena fase di realizzazione per raddoppio e velocizzazione, con lo scopo di unire senza interruzioni tutte le province delle Marche e connettersi con le principali direttrici ferroviarie italiane. Al centro della “maglia” gomma-ferro, il triangolo Porto di Ancona-Aeroporto di Falconara-Interporto di Jesi, il cuore della piattaforma logistica delle Marche, che deve offrire opportunità di sviluppo, sia ai territori interni e della media collina che ai comuni dell’intera fascia costiera, abbattendo le diseguaglianze territoriali tra costa ed entroterra, tra nord e sud della regione e tra piccoli e grandi centri.
Il quarto obiettivo, infine, si ispira ai principi della sostenibilità ambientale, sociale ed economica, e si basa su un concetto di fondo. Infrastrutture moderne ed efficienti sono in grado di coniugare in maniera equilibrata tre componenti: il rispetto dell’ambiente, con percorsi più performanti che migliorino le condizioni di sicurezza e i tempi di percorrenza nella mobilità di persone e merci, abbattendo i costi di trasporto e riducendo le emissioni di gas serra; la creazione, infine, delle condizioni favorevoli per “fare impresa” e per attrarre investimenti, anche da fuori regione; il rafforzamento della struttura sociale, sia con il sostegno alle fasce più deboli che con la diffusione di benessere per le famiglie e di opportunità di lavoro, soprattutto per i giovani, intendendo, così, le infrastrutture anche come efficace strumento di Welfare Sociale.
In Marche 2032 le infrastrutture si presentano come un sistema integrato e volàno di sviluppo sostenibile finalizzato a creare nuove opportunità e a ridurre le diseguaglianze territoriali, sociali ed economiche, presenti: a nord e a sud, lungo la costa e nei territori interni, in grandi città e nei piccoli centri.
Il direttore di Dipartimento, Nardo Goffi ha,infine, illustrato nel dettaglio alcuni interventi di potenziamento e miglioramento delle linee interne esistenti e la costruzione di nuove linee sia stradali che ferroviarie (si punta a quadruplicarle) che ciclabili.
Nell’ottica della massima trasparenza e immediata consultazione il Piano Infrastrutture Marche 2032 è già visibile sul sito della Regione Marche attraverso un codice QR.
Cronaca agosto 2023.
Allargamento, arretramento tratto meridionale A14 Regione Marche.
La Giunta Regionale Marche ha in data 11/08/2023 interpellato i sindaci interessati sulla posizione da prendere in merito all'allargamento a tre corsie del tratto autostradale A14 da Porto Sant'Elpidio (Fm) a San Benedetto del Tronto (AP) o all'arretramento ad ovest dello stesso tratto autostradale.
Lo studio redatto da Società Autostrade in merito all’allargamento della terza corsia, ha previsto due opzioni: allargamento in sede delle carreggiate, arretramento delle carreggiate.
Nel tratto da Pedaso (Fm) a San Benedetto del Tronto (AP), l'allargamento in sede risulterebbe tecnicamente difficoltoso per la presenza di numerosi viadotti e gallerie, avrebbe inoltre effetti negativi per ciò che concerne l'impatto ambientale e le tempistiche di realizzazione stimabili intorno a 20 anni.
L'arretramento a tre corsie direzione nord-sud del tratto da Pedaso a San Benedetto del Tronto sarebbe quindi la soluzione più praticabile secondo Società Autostrade, l'attuale tratto rimarrebbe a 4 corsie direzione sud-nord.
Dati salienti di tale variante: lunghezza 24 km di cui 16 in galleria, 4 miliardi il costo diviso in due tranches d'intervento, 9-10 anni i tempi di realizzazione stimati.
Viceversa il tratto autostradale collocato a nord rispetto a quello sopra indicato, avrebbe l'allargamento a tre corsie in sede, poichè non presenterebbe criticità tecniche insormontabili.
Tra i sindaci è apparso un sostanziale accordo sull'arretramento.

giovedì 2 novembre 2023

Aggiornamento software per comunità di persone

La rassegna “non a voce sola” ha fatto tappa a Porto San Giorgio il 12/07/2023, con la lectio magistralis dello psichiatra Paolo Crepet dal titolo "prendetevi la luna".
Considerazioni a margine.
In particolar modo il tema del disagio e delle turbolenze legate all'adolescenza, mi ha spinto a qualche riflessione che qui vado ad esporre:
"Di fronte al disagio giovanile, ad eccessi o episodi di cronaca anche drammatici, puntare l'indice per difetto di civismo solo ed esclusivamente sulle generazioni nuove, mi parrebbe fuorviante; credo cioè che le generazioni precedenti a quest'ultima abbiano avuto ed abbiano tuttora delle responsabilità, non avendo proceduto ad un aggiornamento dei sistemi educativi e del rapporto tra generazioni.
La questione nuove generazioni è una parte del contesto, non è tutto, va quindi inquadrata all'interno di un processo di sviluppo sociale o per meglio dire di aggiornamento e modifica, a cui le comunità di persone nel corso del tempo sono, o per meglio dire dovrebbero essere, chiamate.
Credo che l'energia vitale dei giovani sia una dote, può portare ad eccessi, quindi divenire un pericolo, ma una gioventù inerme o inerte è ancora peggio, sarebbe ancor più pericolosa per le sorti di una società.
Quindi ben venga l'energia vitale, la quale però nel corso degli anni può, anzi deve, essere aggiustata dagli organismi preposti a gestire la vita della comunità, al fine di essere trasformata in energia propulsiva e rigenerante.
Ma come può essere aggiustata l'energia vitale?
Ad esempio modificando i criteri di valutazione delle persone, sia scolastici che extrascolastici per avvicinarli alle doti che di volta in volta scompostamente paiono manifestarsi; tanto per stare sul concreto, un adeguamento che si potrebbe fare, sarebbe quello della legittimazione all'interno dell'istituzione, del fattore creatività, che è ricerca di autonomia e consente l'allocazione d'energie in eccesso, è impulso individuale ma anche strumento di comunicazione all'interno di una società tutt'altro che passiva.
Chi è preposto a gestire la cosa pubblica dovrebbe a mio parere entrare in queste logiche di modifica e di cambiamento dei criteri di valutazione.
La società perfetta non esiste, non esiste una mèta da raggiungere, non c'è un capolinea, viceversa occorre mettersi nella logica del tappatore di falle, occorre, sembrerà contraddittorio, una pianificazione della tappatura delle falle, si tappa cioè una falla ma si deve essere preparati al fatto che se ne possa aprire un'altra: è e sarà un continuo tappare falle.
Questa modalità di gestione della cosa pubblica, io la vedrei come arricchente e come motore di sviluppo di una società nuova, tollerante, variamente articolata, non omologata, in grado cioè di contemperare pulsioni individuali e esigenze collettive".

sabato 28 ottobre 2023

Fiera Nazionale del Tartufo Bianco di Acqualagna, edizione 2023

Una manifestazione che copre tre settimane.
Ad Acqualagna è l’ora del tartufo bianco pregiato.
La 58a edizione della fiera dal 28 Ottobre al 12 Novembre.
È considerata una delle capitali del tartufo.
Stiamo parlando di Acqualagna (PU), ridente località adagiata lungo la consolare Flaminia in prossimità della spettacolare Gola del Furlo, dove da sabato 28 ottobre a domenica 12 novembre va in scena la tradizionale Fiera Nazionale del Tartufo Bianco di Acqualagna che quest’anno giunge alla 58a edizione.
Precisamente, la rinomata manifestazione che ogni anno richiama frotte di gourmet e food trotter da ogni angolo d’Italia, si terrà nei giorni 28 e 29 ottobre, 1, 4, 5, 11 e 12 novembre.
Ricchissimo il programma della manifestazione: degustazioni guidate, cooking show di chef stellati, scuola di cucina per bambini, premi, concerti, spettacoli teatrali, convegni, seminari e talk show.
Al centro dell’attenzione il protagonista della fiera, sua maestà il “Tuber Magnatum Pico”, ovvero l'agognato “Tartufo Bianco Pregiato” dall’inconfondibile, penetrante ed inebriante aroma che pervade ogni angolo della cittadina marchigiana.
Il programma completo degli eventi è consultabile sul sito: www.acqualagna.com
Siamo pronti per una nuova grande edizione - ha dichiarato il sindaco Luca Lisi, aggiungendo - La forza conquistata in questi anni dalla Fiera Nazionale del Tartufo Bianco di Acqualagna è sempre più viva. Un’eccellenza italiana, che in questi anni ha raggiunto una dimensione internazionale, grazie a un prodotto unico e a un’organizzazione seria e scrupolosa. Acqualagna vive anche di questo, con un commercio vivo e fiorente, che guarda a ogni parte del mondo. Quest’anno ci saranno sorprese e grandi ospiti con i quali porteremo il pubblico alla riflessione su grandi temi di attualità, legati al mondo della gastronomia e della cultura. Un connubio vincente e filo conduttore di tutta la kermesse con il cuore in Piazza Mattei, sede del Museo del Tartufo e di Casa Multimediale Mattei, dove è nato il nostro più illustre concittadino.”.
La premier Giorgia Meloni in visita alla manifestazione con il sindaco Luca Lisi e il presidente della regione Marche Francesco Acquaroli
(foto: cronachemaceratesi.it)
La visita ad Acqualagna in uno dei weekend nei quali si svolge la fiera è l’occasione propizia per raggiungere i suggestivi centri delle Alte Marche, ricchi di motivi d’interesse storico-artistico, paesaggistico ed anche gastronomico.
Con i suoi fantasmagorici colori, l’autunno rappresenta sicuramente uno dei momenti più propizi per compiere indimenticabili esperienze immersive.
La celebre Fiera Nazionale del Tartufo Bianco di Acqualagna – ha affermato Alberto Alessandri, presidente dell’Unione Montana Catria e Nerone - è una straordinaria opportunità per i nove comuni delle Alte Marche che si estendono alle falde dell’Appennino basso pesarese e alto anconetano. Questa manifestazione contribuisce a comunicare un territorio di eccezionale interesse, capace di proporre entusiasmanti esperienze godibili in ogni stagione dell’anno.”.
La Fiera Nazionale del Tartufo Bianco di Acqualagna è storica sede di tappa del Grand Tour delle Marche 2023, promosso dall’organizzazione di Tipicità e da ANCI Marche.
Tutte le informazioni relative alle attrattive dei Comuni delle Alte Marche si possono reperire sulla piattaforma www.tipicitaexperience.it

mercoledì 25 ottobre 2023

Sibillini in Rosa 2023 a Montedinove, festival della mela rosa

Un frutto che giunge dal passato, dal gusto inconfondibile.
A Montedinove è tempo di mela rosa.
Fonte di benefiche proprietà, è un simbolo del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Sabato 28 e domenica 29 ottobre, nello scenografico ambiente del borgo di Montedinove (AP) va in scena la 13a edizione di Sibillini in Rosa, tradizionale Festival dedicato alla mela rosa dei Monti Sibillini, un frutto di montagna, tanto modesto nell’aspetto quanto pregiato nel contenuto, caratterizzato da profumo delicato, sapore inconfondibile e da rare proprietà nutrizionali e nutraceutiche.
Fin dall’antichità, quest’umile pomo ha rappresentato uno straordinario scrigno per le popolazioni del territorio, un’autentica riserva di nutrienti disponibili dall’autunno e per tutta la lunga e rigida invernata.
Il programma del weekend all’insegna del colore rosa inizia alle 10:00 di Sabato 28, nel “Museo della mela rosa”, con un focus tra esperti di diverse discipline che si confronteranno sulle molteplici tematiche che investono questo prezioso frutto, tra le quali: tecniche di coltivazione, proprietà nutraceutiche, trasformazione, promozione e commercializzazione.
Alle 17:00 incontro con l’Associazione “Diversamentenoi” di Garlasco (PV).
Nel pomeriggio di Domenica 29 il programma si apre, alle 16:00, con un’esibizione folkloristica degli Sbandieratori della Quintana di Ascoli Piceno, mentre alle 17:00 è fissato il momento clou della due giorni: il tanto atteso ed ambìto rendez-vous goloso con lo chef stellato Enrico Mazzaroni, impegnato in uno show cooking dal titolo “La mela rosa fa spettacolo in cucina”, con attore protagonista la regina della festa e cioè Sua Maestà la mela rosa.
Nelle due giornate di sabato e domenica sarà attivo il mercatino delle tipicità montane e, sia a pranzo che a cena, si potranno degustare le specialità locali proposte negli stand gastronomici, mentre i ristoranti offriranno per l’occasione, menù a base di mela rosa.
E c’è addirittura la “pesca” della mela rosa, quella stessa che animava tutte le feste popolari di una volta, dotata di fantastici premi, naturalmente.
Per la rassegna “Sibillini in Arte”, inoltre, sono in programma le performance degli artisti di strada nelle pittoresche piazzette e lungo le caratteristiche viuzze che percorrono l’abitato di Montedinove.
Promossa dal Comune, Sibillini in Rosa è sede di tappa del Grand Tour delle Marche 2023, il circuito di eventi proposto da Tipicità ed ANCI Marche.
Tutte le informazioni sul programma e le notizie per godere di tutte le attrattive del territorio, sulla piattaforma www.tipicitaexperience.it