venerdì 12 giugno 2020

Maccheroncini di Campofilone con sugo di rigaglie di pollo

Maccheroncini di Campofilone, non una semplice pasta alimentare, ma una chicca del made in Italy che troviamo presso la grande distribuzione e nelle gastronomie più selettive di Tokyo, Londra, New York.
I Maccheroncini di Campofilone, chiamati confidenzialmente "campofiloni", si distinguono con decisione dalle altre paste alimentari, per la sottigliezza della sfoglia, per il taglio finissimo, per il fatto di essere ottenuti con una quantità notevole di uova, che va da un minimo di 7 a un massimo di 10 per ogni chilo di farina.
Tali caratteristiche consentono un ridottissimo tempo di cottura in acqua bollente, pari ad uno/due minuti.
Maccheroncini di Campofilone conditi sulla spianatora
I Maccheroncini di Campofilone ottengono riconoscimento IGP (indicazione geografica protetta) nel 2013.
La norma disciplina nel dettaglio, produzione e materie prime, confezionamento ed etichettatura, delimitazione area geografica, controlli, legame con il territorio.
La zona di produzione della indicazione geografica protetta Maccheroncini di Campofilone è limitata al territorio amministrativo del comune di Campofilone in provincia di Fermo, nella regione Marche.
La valenza dei Maccheroncini di Campofilone sta nell'aver conservato immutata, nel corso degli anni, la tecnica di lavorazione, mantenendo inalterata la sua semplice e particolare composizione, il particolare tipo di essicazione, nonché nel fatto che si tratta di un prodotto che richiede, per la sua realizzazione, particolari doti di abilità ed esperienza, caratteristiche queste che ne fanno una pasta di qualità in termini di resa, di gusto, di leggerezza e di facilità di cottura.
La produzione artigianale di questa pasta è quindi l'espressione della tradizione popolare del borgo medioevale di Campofilone, tramandata di generazione in generazione.
sfoglina campofilonese al taglio
Una delle occasioni da non perdere per assaggiare tale specialità gastronomica, è la Sagra Nazionale dei Maccheroncini di Campofilone, la cui nascita risale al 1964; da allora si svolge ogni anno nella prima decade di Agosto.
In questa occasione di enorme valenza turistica, arrivano nella località posta al confine tra il Fermano e il Piceno, numerosi turisti e vengono servite decine di migliaia di porzioni di pasta.
promo video Campofilone:
Ricetta tradizionale
Maccheroncini di Campofilone
con sugo di rigaglie di pollo
Ingredienti per 4 persone
Per la sfoglia: 400 gr. di farina, 4 uova.
Per il ragù: 250 gr. di stomaci, fegati, cuori, creste e bargigli di pollo (in alternativa anatra, piccione, oca), 500 gr. di polpa di pomodoro, una piccola cipolla steccata con due o tre chiodi di garofano, alcune foglioline di origano secco, un dito d'olio extra vergine d'oliva, 1/2 bicchiere di vino bianco secco, 1/2 cucchiaio di ottimo lardo macinato, una cipolla piccola, una carota, una costola di sedano, sale, 50 gr. di formaggio pecorino dolce stagionato grattugiato o parmigiano.
Procedimento
Impastare la farina con le uova e manipolarla fino ad ottenere una massa consistente ed elastica, che va tirata in sfoglia sottile, arrotolata, tagliata sottilmente, larghezza di un paio di millimetri (il disciplinare Igp prevede larghezza compresa tra mm 0,80 e mm 1,20), allargata su un vassoio cosparso di semola o di farina.
Ridurre a brunoise il sedano, la carota, la cipolla piccola e soffriggerli in una casseruola, in un fondo di olio e lardo, insieme alla cipolla steccata e all'origano secco.
Aggiungere poi gli stomaci, i cuori, le creste, i bargigli tritati grossolanamente e rosolarli a fuoco vivace.
Appena rosolati si versa il vino e si fa evaporare; si aggiungono a questo punto i fegati, sminuzzati grossolanamente, che non devono cuocere troppo altrimenti si disfano.
Quando anche i fegati sono ben rosolati, si aggiunge la polpa di pomodoro diluita in un bicchiere d'acqua calda, si sala e si fa cuocere il ragù a fuoco dolce per un'ora e mezza, aggiungendo ancora acqua se il sugo dovesse restringersi troppo e aggiustando di sale nel finale.
Portare a bollore abbondante acqua salata e cuocere i "campofiloni", che vanno scolati appena tornano a galla.
Condirli con il ragù, che deve essere fluido in modo che la pasta, pur assorbendo il ragù, rimanga sugosa, non asciutta.
Spolverare abbondantemente di formaggio pecorino dolce stagionato grattugiato. 
I "campofiloni" si prestano magnificamente ad essere conditi anche con sughi di pesce.
sfogline e volontari Pro Loco Campofilone

Nessun commento:

Posta un commento