Lo chiamano l'oro liquido e hanno ragione: l'olio extra vergine di oliva italiano è uno dei prodotti più pregiati del panorama alimentare mondiale.
Perché l’olio fa bene alla salute?
L’olio EVO è uno degli ingredienti principe della dieta mediterranea, non solo per il suo gusto fruttato e intenso che regala ai piatti un carattere speciale, ma anche per il ruolo importante nella prevenzione e nella salute.
E’ un vero e proprio alleato per la pelle, le ossa e l’apparato cardiocircolatorio.
Le sue proprietà sono molteplici.
In virtù della sua ricchezza di acidi saturi, è uno dei condimenti indicati per chi soffre di colesterolo alto proprio perché aiuta a tenere controllati i livelli di colesterolo “cattivo” senza incidere su quelli “buoni”.
Inoltre è ricco di fenoli, sostanze antiossidanti che forniscono all’organismo una protezione contro i processi infiammatori e contro l’invecchiamento cellulare, utili nella prevenzione di tantissime malattie come diabete e tumori.
E’ perfetto anche come olio per friggere e fortemente indicato per la crescita e il rafforzamento delle difese immunitarie dei bambini.
Perché l’olio extra vergine costa così tanto?
Spesso ci chiediamo perché un prodotto che dovrebbe stare ogni giorno sulle nostre tavole abbia un prezzo così elevato.
Non solo la produzione dell’olio extravergine di oliva ha costi alti ma anche la resa gioca la sua parte.
Il costo medio delle olive è di 88 euro al quintale contro una resa di 11 litri di olio al quintale.
Se mediamente paghiamo l’olio 12 euro al litro, compreso in questo prezzo ci sono il costo della materia prima (8 euro), del trasporto e della molitura (15 euro a quintale) e del confezionamento.
Dietro una bottiglia di olio c’è un mondo produttivo molto particolare e spesso i prezzi oscillano visibilmente, ma è bene non fidarsi di blend con altri oli europei se quello che si cerca è la qualità e la biodiversità territoriale.
Quest’ultima è ciò che caratterizza l’Italia come vera e propria culla della produzione di olio d’oliva con ben 43 Dop, dal Lago di Garda alla Sicilia, passando per la Puglia, la Toscana e le Marche.
L’olio EVO Terre di Ger prodotto sulle colline marchigiane.
Le olive che utilizziamo per produrre il nostro olio Extra Vergine di Oliva crescono sulle storiche colline dei Castelli di Jesi, zona del vino Verdicchio Dop, su uliveti esposti a nord e quindi con una maturazione ritardata.
Raccolte all’incirca a metà di ottobre, regalano un olio con acidità estremamente bassa, quasi nulla, e un fruttato intenso che lascia un sapore gradevole in bocca.
Inoltre il terreno delle colline è estremamente compatibile con l’ulivo; essendo relativamente sabbioso e argilloso, le radici vanno in profondità ma non incorrono mai in stress idrico, riuscendo ad evitare la necessità di un impianto di irrigazione con conseguente risparmio di acqua, minor utilizzo di fitofarmaci e, grazie alle precipitazioni basse, riduzione drastica di trattamenti.
Dicono di lui.
Gennaro Di Paolo, sommelier di olio extravergine di oliva, ha degustato l’olio Terre di Ger ed ecco la prima recensione che abbiamo avuto su questa novità 2019.
Blend
Blend di 4-5 varietà: le principali sono Leccino, Frantoio, Raggia, Moraiolo.
Sono state molite nei primi giorni di ottobre.
Sono state raccolte a macchina ed entro quattro ore portate al frantoio.
Sensazioni organolettiche
Visiva: cristallino, denso, verde-giallo.
Olfattiva: abbastanza intenso, abbastanza fine, vegetale, pomodoro, mandorla.
Gustativa: abbastanza intenso, abbastanza strutturato, mandorla dolce, olivo, pomodoro, sufficientemente equilibrato, abbastanza fine, complesso e maturo.
Qualitativamente l’olio è fruttato medio con sentori di vegetale tendenzialmente maturo, in bocca si percepisce una leggera sensazione di amaro e successivamente esce una discreta piccantezza.
Abbinamento:
lepre in salsa, risotto agli scampi, verze alla Carnica.
Perché l’olio fa bene alla salute?
L’olio EVO è uno degli ingredienti principe della dieta mediterranea, non solo per il suo gusto fruttato e intenso che regala ai piatti un carattere speciale, ma anche per il ruolo importante nella prevenzione e nella salute.
E’ un vero e proprio alleato per la pelle, le ossa e l’apparato cardiocircolatorio.
Le sue proprietà sono molteplici.
In virtù della sua ricchezza di acidi saturi, è uno dei condimenti indicati per chi soffre di colesterolo alto proprio perché aiuta a tenere controllati i livelli di colesterolo “cattivo” senza incidere su quelli “buoni”.
Inoltre è ricco di fenoli, sostanze antiossidanti che forniscono all’organismo una protezione contro i processi infiammatori e contro l’invecchiamento cellulare, utili nella prevenzione di tantissime malattie come diabete e tumori.
E’ perfetto anche come olio per friggere e fortemente indicato per la crescita e il rafforzamento delle difese immunitarie dei bambini.
Perché l’olio extra vergine costa così tanto?
Spesso ci chiediamo perché un prodotto che dovrebbe stare ogni giorno sulle nostre tavole abbia un prezzo così elevato.
Non solo la produzione dell’olio extravergine di oliva ha costi alti ma anche la resa gioca la sua parte.
Il costo medio delle olive è di 88 euro al quintale contro una resa di 11 litri di olio al quintale.
Se mediamente paghiamo l’olio 12 euro al litro, compreso in questo prezzo ci sono il costo della materia prima (8 euro), del trasporto e della molitura (15 euro a quintale) e del confezionamento.
Dietro una bottiglia di olio c’è un mondo produttivo molto particolare e spesso i prezzi oscillano visibilmente, ma è bene non fidarsi di blend con altri oli europei se quello che si cerca è la qualità e la biodiversità territoriale.
Quest’ultima è ciò che caratterizza l’Italia come vera e propria culla della produzione di olio d’oliva con ben 43 Dop, dal Lago di Garda alla Sicilia, passando per la Puglia, la Toscana e le Marche.
L’olio EVO Terre di Ger prodotto sulle colline marchigiane.
Le olive che utilizziamo per produrre il nostro olio Extra Vergine di Oliva crescono sulle storiche colline dei Castelli di Jesi, zona del vino Verdicchio Dop, su uliveti esposti a nord e quindi con una maturazione ritardata.
Raccolte all’incirca a metà di ottobre, regalano un olio con acidità estremamente bassa, quasi nulla, e un fruttato intenso che lascia un sapore gradevole in bocca.
Inoltre il terreno delle colline è estremamente compatibile con l’ulivo; essendo relativamente sabbioso e argilloso, le radici vanno in profondità ma non incorrono mai in stress idrico, riuscendo ad evitare la necessità di un impianto di irrigazione con conseguente risparmio di acqua, minor utilizzo di fitofarmaci e, grazie alle precipitazioni basse, riduzione drastica di trattamenti.
Dicono di lui.
Gennaro Di Paolo, sommelier di olio extravergine di oliva, ha degustato l’olio Terre di Ger ed ecco la prima recensione che abbiamo avuto su questa novità 2019.
Blend
Blend di 4-5 varietà: le principali sono Leccino, Frantoio, Raggia, Moraiolo.
Sono state molite nei primi giorni di ottobre.
Sono state raccolte a macchina ed entro quattro ore portate al frantoio.
Sensazioni organolettiche
Visiva: cristallino, denso, verde-giallo.
Olfattiva: abbastanza intenso, abbastanza fine, vegetale, pomodoro, mandorla.
Gustativa: abbastanza intenso, abbastanza strutturato, mandorla dolce, olivo, pomodoro, sufficientemente equilibrato, abbastanza fine, complesso e maturo.
Qualitativamente l’olio è fruttato medio con sentori di vegetale tendenzialmente maturo, in bocca si percepisce una leggera sensazione di amaro e successivamente esce una discreta piccantezza.
Abbinamento:
lepre in salsa, risotto agli scampi, verze alla Carnica.
fonte: www.terrediger.it
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