giovedì 11 dicembre 2025

La Cucina Italiana patrimonio Unesco, contributo di Tipicità Festival

Dal 10 dicembre 2025, “La Cucina Italiana, tra sostenibilità e diversità bioculturale” è Patrimonio Immateriale dell’Umanità dell’UNESCO, un percorso iniziato nel 2020 su idea di Maddalena Fossati Dondero, direttore della testata La Cucina Italiana, storica rivista gastronomica fondata nel 1929.
Fossati Dondero ha lavorato in qualità di presidente del Comitato Promotore insieme ad Accademia Italiana della Cucina, Fondazione Casa Artusi e con l’apporto di Silvia Sassone titolare dell’agenzia di comunicazione strategica Spoon Group, del professor Pier Luigi Petrillo professore con cattedra UNESCO all’UnitelmaSapienza (l'unico europeo a ricoprire la carica di presidente di un organismo di valutazione dell'UNESCO) e di Massimo Montanari professore emerito all’Università di Bologna e uno dei massimi esperti internazionali di storia dell’alimentazione.
«Con il riconoscimento della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’UNESCO, l’organizzazione delle Nazioni Unite definisce la nostra cucina come il frutto di influenze diverse, un melting pot di saperi e abitudini che mescolandosi hanno saputo creare qualcosa di identitario. Questa idea di cucina inclusiva, diversa da famiglia a famiglia, quotidiana e dinamica, diventa un esempio di dialogo tra culture e differenze, un ponte tra i popoli» ha affermato Pier Luigi Petrillo, titolare della cattedra UNESCO a UnitelmaSapienza.
Anche Tipicità ha dato un sostanziale contributo: il Festival di Fermo è stato partecipe del percorso che ha portato al prestigioso risultato.
Parigi
novembre 2023
presentazione candidatura italiana all'Unesco
FERMO - Passa anche da Fermo, per il tramite di Tipicità, la traiettoria luminosa che accende l’Italia e la inorgoglisce: il riconoscimento UNESCO della Cucina Italiana come Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità, prima cucina al mondo ad essere accreditata nella sua interezza.
A deliberarlo all'unanimità è stato il Comitato intergovernativo dell’UNESCO, riunito in India, a New Delhi.
Quello italiano è stato uno tra i 60 dossier in valutazione provenienti da 56 Paesi.
Un percorso, quello del riconoscimento UNESCO - dichiara Paolo Calcinaro - che passa anche per Fermo e per l’intenso lavoro fatto con Tipicità in questi anni. A partire dal 2016 con la SCIM (Settimana della Cucina Italiana nel Mondo) negli Emirati Arabi, Albania, Canada, Tanzania e Giappone. Poi, non a caso, nel novembre 2023 a Parigi è stata proprio Tipicità ad organizzare la serata di presentazione della candidatura italiana all’UNESCO, grazie al coordinamento della Regione Marche, alla presenza del Governatore Francesco Acquaroli, dell’allora Assessore alle attività produttive, Andrea Maria Antonini, nonché del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, insieme al suo collega francese. Una notizia che ci riempie d’orgoglio - aggiunge il Sindaco Calcinaro - in primis come italiani e poi per la consapevolezza di aver contribuito efficacemente a questo entusiasmante risultato, anche grazie alle ultime missioni all’Expo di Osaka, prima, e a quella più recente in Argentina, con gli amici di Bahia Blanca, passando per Buenos Aires e Ushuaia.”.
Sapevamo che la posta in gioco era alta - afferma Angelo Serri, direttore di Tipicità - in quanto le missioni promosse in questi anni in giro per il mondo ci hanno restituito la convinzione che il cibo rappresenta molto più del cibo stesso. Il mondo vuol essere partecipe dell’esperienza italiana, immergersi nel nostro stile di vita, essere parte della comunità operante che ci distingue a livello planetario e crea prodotti esclusivi, piatti straordinari, abiti incredibili, auto da sogno e tante altre unicità che fanno dell’Italia uno scrigno di tesori. Quindi esprimiamo con orgoglio la nostra soddisfazione per aver fatto parte di questo percorso e per aver contributo a questo sacrosanto riconoscimento per il nostro Paese nel mondo.”.
Ora l’appuntamento è a Fermo, dal 6 all’8 marzo, per la trentaquattresima edizione di Tipicità Festival.
L’organizzazione è in pieno fermento per rendere ancora una volta la città di Fermo al centro delle “traiettorie indigene” che parlano di qualità e territorio e restituiscono ai visitatori l’ecosistema del bello e del buono.